Jesi-Fabriano

San Paolo di Jesi, commemorato Domenico Ricci vittima della strage di via Fani

L'appuntato dei Carabinieri ucciso, insieme ad altri quattro uomini della scorta, nell'agguato delle Brigate Rosse del 18 marzo 1978, quando fu rapito Aldo Moro. Cerimonia in Comune e poi l'omaggio al cimitero

Un momento della commemorazione al cimitero di San Paolo di Jesi
Un momento della commemorazione al cimitero di San Paolo di Jesi

SAN PAOLO DI JESI – A 40 anni dalla strage di via Fani, – 16 marzo 1978 – dove per mano delle Brigate Rosse fu rapito Aldo Moro e massacrata la sua scorta composta da 5 uomini, San Paolo di Jesi ha ricordato in particolare proprio uno di loro, che è anche uno dei suoi figli, l’appuntato dei Carabinieri, Domenico Ricci.

Lui, 42 anni allora, era l’autista della Fiat 130 a bordo della quale viaggiava l’esponente di spicco della Democrazia Cristiana.

La cerimonia, in Comune, ieri mattina 19 marzo, nella piazza che porta il nome del militare assassinato, e poi la visita al cimitero con la deposizione dei fiori e la benedizione.

Presenti, oltre al primo cittadino, Sandro BarcaglioniPaolo Ricci, figlio di Domenico, anche altri sindaci – e “mini” sindaci – della Vallesina e studenti. Quindi, il vice prefetto Clemente di Nuzzo, il questore Oreste Capocasa, il comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro, quello della Guardia di Finanza, capitano Daniele Carrozzo, il commissario, vice questore aggiunto, Mario Sica.

 

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