Jesi-Fabriano

Saldi, «una boccata d’ossigeno per i negozi»

Il segretario della Cna Jesi, Andrea Riccardi ha condotto un sondaggio fra i commercianti per verificare l'andamento degli sconti di “fine stagione”. Nessuna variazione rispetto al 2016

JESI – Nessuna variazione di rilievo rispetto allo scorso anno. Vendite stabili per i commercianti in queste giornate di saldi. A rilevarlo è Andrea Riccardi, segretario Cna area vasta.

«Dopo che i negozianti hanno affisso i cartelli con la scritta saldi – spiega Riccardi – è partita la caccia all’affare e, per capire se sono aumentate le vendite e la spesa media, abbiamo fatto un giro di telefonate ad un campione di commercianti».

Dal sondaggio condotto dalla Cna, evidenzia sempre il segretario, emerge che nella città di Federico II le aspettative sono state confermate e che si è registrata una stabilità nelle vendite rispetto lo stesso periodo del 2016.

«Alla domanda sul potere di acquisto – precisa Riccardi – si è registrato che le famiglie spendono sempre meno e nei primi giorni di saldi la spesa media è stata di 80-100 euro. Dall’indagine risulta inoltre che le preferenze andranno ai capi di abbigliamento, seguiti da calzature, accessori e biancheria intima. Nel passato i saldi erano la cartina al tornasole dell’andamento dei consumi e del potere d’acquisto. Oggi possono aspirare ad essere solamente una boccata di ossigeno per le imprese e un’opportunità per i cittadini».

L’indagine di Riccardi non si è fermata qui. «Abbiamo proseguito la ricerca – riferisce il segretario della Cna di Jesi – contattando le agenzie di viaggio ed è emerso che per l’estate sono aumentate le prenotazioni, con una spesa media di 400-600 euro (la spesa è diminuita a fronte di una ricerca di strutture alberghiere sempre più economiche). A farla da padrone sulle scelte delle vacanze degli jesini è il sud Italia, con in testa la Puglia e la Sardegna, a dimostrazione che le regioni che negli ultimi anni hanno investito sul turismo stanno raccogliendo i loro frutti».

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