Jesi-Fabriano

Rugby Jesi, Faccenda: «Serie A? Una parola che bisognava cominciare a dire»

Attività alla pausa di Ferragosto ma già dal 17 la Senior riprenderà. Il presidente: «Bello l’entusiasmo di tutti vicino al nuovo tecnico, il programma lanciato pensiamo possa portarci soddisfazioni»

Luca Faccenda

JESI – «Buon Ferragosto a tutti, intanto! E poi si ricomincerà subito, la Senior già dal 17 e quindi fino al 31 gli altri. Ci sono tutte le premesse per ripartire bene, pur nell’incertezza che ci circonda fuori dal club». Lo dice Luca Faccenda, presidente del Rugby Jesi ’70, in un saluto alla vigilia di una breve pausa estiva. «Le incognite intorno a noi non mancano ma per quanto ci riguarda- dice Faccenda- abbiamo lanciato un nostro programma triennale che pensiamo possa portarci tante soddisfazioni. E allora è avanti che bisogna guardare».

Alle spalle c’è una ripresa estiva dell’attività che ha avuto successo. «Abbiamo fatto tanto durante la chiusura, in maniera da trovarci pronti a riprendere non appena si è potuto- spiega il presidente- una scelta dovuta e di cui tutti quanti sentivano e sentivamo il bisogno. Le preoccupazioni all’esterno restano ma nel club si continua a lavorare per fare sempre meglio e crescere tutti».

Da sinistra Mariano Fagioli, il tecnico della prima squadra Alessandro Speziali e il presidente Luca Faccenda

Prima pietra del ciclo che si è aperto, il nuovo tecnico della Senior Alessandro Speziali. «Sono molto soddisfatto e l’impressione è stata ottima ma d’altro canto per noi non è stata una sorpresa. Lo seguivamo da tempo e ne conoscevamo bene il valore umano ancor prima che tecnico. Ha già iniziato a lavorare come ci aspettavamo e la cosa bella è l’entusiasmo che lo accompagna da parte di chi collabora con lui come Mariano Fagioli e da parte di tutti i ragazzi».

Un entusiasmo che quell’espressione- Serie A- inserita dalla società nei programmi del nuovo ciclo triennale, contribuisce a scaldare. «Bisognava iniziare a dirla questa parola, anche se per un presidente può magari essere fonte di preoccupazione. Ma intanto una struttura da Serie A l’abbiamo negli anni costruita. E ora è chiaro che occorrerà costruire anche una mentalità forte all’altezza di questa espressione, e non sarà facile, dato che siamo in fondo da poco in B. Ma ciò che conta è che vedo i ragazzi lavorare contenti e convinti, con un bel ricambio di giovani di qualità che salgono dal vivaio».

Intanto in queste settimane l’impianto di via Mazzangrugno è stato non solo casa del rugby ma anche cinema, musica e altro ancora, grazie agli eventi ospitati in collaborazione con il Teatro Il Piccolo di San Giuseppe. Commenta Faccenda: «Continua quella politica di apertura alla città su cui abbiamo iniziato a puntare da tempo. La risposta è stata buona, sono venuti a trovarci in tanti che magari ci conoscevano poco e che adesso di noi ne sanno di più. E se i risultati continueranno ad essere tali, naturalmente sempre in collaborazione con altre realtà, allora questo allargarsi alla città, e questo legittimare il campo come un posto dove poter stare per tutti, potranno andare avanti».

Ora la pausa di Ferragosto, poi l’immediata ripresa con davanti già due date importanti a settembre: l’Open Day del 12 e 13, che vedrà i piccoli del rugbytots protagonisti in Piazza della Repubblica il primo giorno e poi il campo di via Mazzangrugno aperto alla prova per tutti il giorno dopo.

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