Jesi-Fabriano

Rugby Jesi ’70, la festa per la B di una intera realtà

Nel rinnovato impianto jesino le celebrazioni per la promozione e le premiazione di tutte le squadre e gli atleti della società del presidente Luca Faccenda, presente il sindaco Massimo Bacci. «Il successo di un gruppo che vuole bene a ciò di cui fa parte» dice il tecnico Mariano Fagioli

Il Rugby Jesi '70 dopo la promozione in B ricorda Carlo Quaresima
Il Rugby Jesi '70 dopo la promozione in B ricorda Carlo Quaresima

JESI – «E’ il successo di un gruppo di ragazzi di Jesi, che si vogliono bene e vogliono bene a questa società». Così Mariano Fagioli, tecnico della Rugby Jesi ’70, sul ritorno in serie B conquistato dopo un solo anno dal quindici leoncello. Ieri, nell’impianto-gioiello di via Mazzangrugno, la festa per la promozione, centrata con un turno di anticipo, in occasione dell’ultima di campionato. In campo, Jesi ha dominato su Bologna, vincendo per 51-12 e concludendo una seconda decisiva fase di stagione fatta di sole vittorie. Fuori si è riunita tutta la grande famiglia del rugby jesino, fra musica, momenti conviviali, premiazioni per tutte le squadre e tutti gli atleti del Club, dai più piccoli del vivaio alla formazione femminile e fino alla prima squadra. A salutare quest’ultima anche il sindaco Massimo Bacci. «Ogni volta che si mette piede in questo impianto, si pensa al buon utilizzo delle risorse pubbliche. Complimenti alla squadra e ad una società che lavora in maniera seria» ha detto il primo cittadino con riferimento alla realizzazione del secondo campo da rugby (mentre sono in via di completamento spogliatoi e parcheggi), all’ampliamento della Club house della società, alla realizzazione del primo store per la commercializzazione di maglie e merchandising della palla ovale.

Da sinistra il tecnico Mariano Fagioli, il presidente Luca Faccenda e il Responsabile sviluppo Club Francesco Possedoni.

Spiega Luca Faccenda, presidente del Rugby Jesi ’70: «La squadra si è compattata e è andata determinata verso l’obiettivo, tornare in serie B. Ci siamo e vogliamo restarci in pianta stabile. Questo è uno sport di testa, questa loro concentrazione sul traguardo è stata determinante. Come lo è stata la reciproca vicinanza fra prima squadra e giovanili, coi secondi a sostenere i primi e i primi sempre al fianco dei secondi. Basti pensare a questa festa, coi piccoli del mini rugby in campo insieme ai giocatori e l’esibizione all’intervallo dei bimbi del Rugbytots, il progetto per sviluppare la psicomotricità nei più piccoli: una ventina di partecipanti divisi in due squadre, fra i due anni e i tre e mezzo e dai tre mezzo ai cinque anni».

Sul prato verde, a presentare festa e premiazione dai più piccoli ai più grandi, il Responsabile sviluppo Club, Francesco Possedoni, che snocciola obiettivi raggiunti e progetti: «Siamo tornati in B con una squadra competitiva subito e anche un po’ inaspettatamente. Coach Fagioli ha svolto un lavoro sulla mentalità, coi consigli di un grande esperto come Marco De Rossi che ha fornito una nuova chiave di lettura. Già al primo anno siamo arrivati a 140 atleti di settore giovanile, abbiamo posto le basi per portare anche l’under 16 in Elite. I nuovi tecnici Ernesto Ballarini e Marco De Rossi hanno portato qualcosa di nuovo».

Una immagine delle premiazioni al campo di via Mazzangrugno.

Conferma il tecnico Fagioli: «La squadra ha ripagato una società che ha mantenuto le sue promesse per la crescita del Club e dell’impianto. C’è uno spirito speciale, negli spogliatoi a fine gara ci siamo commossi per l’annuncio di Luca Marinelli, che è stato sin da bambino un giocatore del Rugby Jesi 1970 e oggi è anche allenatore della femminile e del settore giovanile, che smetterà col rugby giocato. La svolta della stagione? La vittoria in casa di Macerata, con cui avevamo perso nella prima fase, nella poule promozione. Lì abbiamo capito di avere vinto il 50% del campionato». Per Fagioli peraltro, a fine gara c’è stato lo scaramantico taglio della chioma da parte della squadra, dato che il tecnico si lasciava crescere i capelli sin dallo scorso giugno nell’attesa del ritorno in B.

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