Jesi-Fabriano

Rugby Jesi ’70, Giulia Gagliardini e i piccoli dell’Under 8: «Troppo bello vederli divertiti»

Prima giocatrice e ora giovane tecnica del vivaio: «Questo sport mi ha conquistata coi suoi principi. Una esperienza unica stare coi bambini. Aiutarli a crescere, se è fatto bene, ti rende davvero felice»

Giulia Gagliardini

JESI – Prima giocatrice, ora allenatrice. Con tanti giovanissimi nuovi volti da accogliere nella Under 8 del Rugby Jesi ’70, insieme alla “colonna” Peter Cunnington. È un impegno a più fasi, quello nella palla ovale di Giulia Gagliardini. «Venivo dalla pallamano- ricorda la giovane tecnica della società jesina – il mio fidanzato giocava nel Rugby Jesi con la prima squadra. E allora insieme ad altre fidanzate di giocatori abbiamo provato e cominciato anche noi, che siamo state le prime a dare vita al movimento femminile qui in zona».

A conquistare Giulia, e tanti altri e altre, «valori e principi del rugby: il sostegno, il rispetto di avversari, arbitro e compagni, lo spirito di squadra e di gruppo che c’è nello stare insieme in campo e anche fuori, come nel terzo tempo».

Giulia Gagliardini

Smesso quello da giocatrice, ecco l’impegno da allenatrice. «Da due anni, insieme a Peter Cunnington, seguo la Under 8. Una bella esperienza, mi trovo benissimo con i bambini che ti danno tanto nel momento in cui vedi che si divertono e che crescono e migliorano giorno dopo giorno». Un gruppo in crescita. «Erano inizialmente una decina ma poi, negli ultimi tempi, c’era stato un bell’aumento nel momento in cui la società ha aperto la frequentazione del campo, in sicurezza, anche a chi praticava e veniva da altre discipline. E così in molti, maschi e femmine, hanno provato. Anche perché quella che proponevamo, e che speriamo di poter tornare presto a fare, era in generale una attività ludica e motoria destinata a tutti e non solo e specificatamente al rugby».

Vicino a Giulia, un punto di riferimento per la storia del movimento a Jesi come Cunnington. «Lavorare con Peter – dice Gagliardini- è fantastico, lui ha un atteggiamento sempre giocoso coi bambini, è divertente, inventa giochi e esercizi sempre nuovi. Mi sta insegnando davvero tanto».

E tanto stanno restituendo, a entrambi, i piccoli. «Stare con loro è una esperienza unica, un vero divertimento. Ridiamo e scherziamo molto, un’ora di allenamento passa in un lampo. E poi li aiutiamo a crescere e questo, quando è fatto bene, ci rende davvero contenti».

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