Jesi-Fabriano

Risorgipeppe: la musica contro la torre Erap

L'evento è organizzato da associazioni e forze politiche contrarie alla costruzione della palazzina nel quartiere jesino di San Giuseppe. L'appuntamento l'11 novembre al centro sociale L'Incontro

La protesta dei contrari alla realizzazione della Torre Erap di via Tessitori
La protesta dei contrari alla realizzazione della Torre Erap di via Tessitori

JESI – Era stata anticipata dalle realtà cittadine contrarie alla costruzione della Torre Erap, la palazzina di sette piani che dovrebbe nascere nel cuore del quartiere San Giuseppe, l’intenzione di realizzare iniziative per sensibilizzare la popolazione.

Risorgipeppe locandina evento
Risorgipeppe locandina evento

Ed ecco organizzato “Risorgipeppe”, una rassegna musicale contro la costruzione del palazzone in via Tessitori e a sostegno di una riqualificazione condivisa e sostenibile dell’intero quartiere San Giuseppe. L’evento si terrà l’11 novembre prossimo al Centro Sociale L’Incontro dalle 17.30 alle 23, con gruppi giovani e musicisti della tradizione: il Canzoniere dell’Anpi, Fefo Dr Sax, Marco Gigli e Gastone Pietrucci della Macina, Palmer Generator, Quei Fiori Malsani, Riciclato Circo Musicale, Silking Selkis, Traballo e Vincanto. Per sostenere l’iniziativa saranno a disposizione stand gastronomici con castagne e vin brulè, panini vegetariani e con la porchetta. Risorgipeppe è frutto di una collaborazione tra più realtà cittadine: Arci Jesi-Fabriano, Centro Studi Libertari Luigi Fabbri, il Comitato Parco del Granita, il Coordinamento No Torre Erap, il gruppo consiliare Jesi in comune – Laboratorio Sinistra, Libera presidio di Jesi, Meetup Spazio Libero e l’associazione Valvolare. 

«Risorgipeppe serve per primo a continuare a coinvolgere il quartiere e la città sulla problematica della torre e della vivibilità di San Giuseppe – spiega Filippo Cingolani, portavoce di Jesi in Comune e tra gli organizzatori della manifestazione – e per secondo come inizio di un percorso per ridare uno slancio sociale e culturale al quartiere più popolato della città».

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