Jesi-Fabriano

Rinascimento Chiaravallese: «Costantini? Un capo che aveva bisogno del suo tifo da stadio»

Rinascimento Chiaravallese attacca Costantini sulla campagna elettorale: «Chiaravalle è poco sicura, poco bella, non c’è nulla di appetibile, non c’è lavoro e la cultura è fatta solo dagli amici degli amici»

Corso Matteotti, la strada principale del centro storico di Chiaravalle
Corso Matteotti, la strada principale del centro storico di Chiaravalle

CHIARAVALLE – Entra nel vivo la campagna elettorale a Chiaravalle. Rinascimento Chiaravallese attacca la lista “Chiaravalle domani” che sostiene il sindaco Damiano Costantini.

Una lista che si è presentata con «colori, festa, sorrisi, cravatte, musica, film. Mancavano solo le soubrette, ma a guardar bene c’erano ad applaudire, belanti e zelanti, diversi nani e ballerine di regime. Sembrava una convention del Cavaliere e di questo non possiamo che esserne lieti. Peccato però che la presentazione è servita al sindaco solo per auto incensarsi» riferisce il gruppo Rinascimento Chiaravallese.

Rinascimento chiaravallese definisce Costantini «Un capo che
aveva bisogno del suo tifo da stadio, degli applausi comandati dal responsabile della comunicazione della Fondazione Montessori che non avrebbe certo dovuto essere anche il presentatore della serata – e sulla lista attacca – Si chiama “Chiaravalle domani” la lista di Costantini, dove trovano casa in tanti che vengono da strade ed esperienze diverse, da ex comunisti ad ex fascisti, da attuali comunisti ad attuali fascisti con qualche radical chic che si traveste da immacolato. Peccato che il sindaco aperto al domani non abbia raccontato che la sua Chiaravalle, quella che sta pensando, è fatta solo di toppe alle strade, riqualificazioni pompose e costose, contentini alle associazioni sportive e di volontariato, che servono sempre quando si cercano voti. Per non parlare della Pro Loco, ormai braccio armato del sindaco e guai a pensarla diversamente».

Quindi l’affondo finale: «Ci viene un dubbio: forse per pensare al domani, per garantirsi altri cinque anni di stipendi sicuri e di potere, il sindaco si è dimenticato troppo in fretta dell’oggi, di una Chiaravalle poco sicura, poco bella, dove non c’è nulla di
appetibile, dove non c’è lavoro e la cultura è fatta solo dagli amici degli amici?».

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L’attraversamento del torrente Triponzio a Chiaravalle

Intanto Damiano Costantini dal suo sito risponde al Partito Socialista di Chiaravalle che nei giorni scorsi aveva puntato il dito contro i progetti del sindaco per la città, sostenendo che ad avere la precedenza debba essere la sicurezza idrogeologica della città. «A proposito di calamità naturale – spiega il sindaco – vi siete dimenticati di comunicare ai cittadini il problema del fiume Esino. Questa Amministrazione più volte ha pagato con i soldi dei cittadini, sostituendosi alla Regione, la pulizia e l’allargamento dell’alveo del fiume Esino (e del Triponzio, del Guardengo, del fosso Vallato e relativi scolmatori);  grazie al finanziamento ricevuto da questa Amministrazione tramite il forte interessamento dell’assessore regionale Bora alle problematiche sollevate dal sottoscritto, il Comune di Chiaravalle sta costruendo l’argine del suddetto fiume che ha causato per decenni, sotto il vostro governo disinteressato, continue esondazioni (quella del 2012 ha messo in ginocchio parte della città)».

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