Jesi-Fabriano

Jesi: ricostruzione di ponte San Carlo, i soldi si fanno attendere

La demolizione del viadotto, propedeutica alla sua edificazione, non è ancora partita perché all’appello manca circa 1,5 milioni di euro

Il progetto del nuovo Ponte San Carlo di Jesi

JESI – Un presunto incontro con i residenti di Minonna per parlare delle problematiche del quartiere e di ponte San Carlo. È la scintilla che ha scatenato il dibattito, ieri sera 25 giugno, in consiglio comunale.

«Se la gara d’appalto per il nuovo ponte San Carlo non è ancora partita – ha precisato il sindaco Massimo Bacci, in risposta ad alcune considerazioni del Pd -, non è responsabilità del Comune di Jesi. Siamo in attesa dello sblocco dell’ultimo milione e mezzo necessario e senza tutte le risorse a disposizione il bando non si può aprire». Rischiano di slittare, pertanto, le tempistiche, a meno di un’accelerazione improvvisa dell’iter burocratico. L’obiettivo resta quello di far partire i lavori in autunno, così da poter operare sul letto del fiume con maggiore facilità. Serviranno almeno quindici mesi per ultimare l’intervento, per un investimento complessivo di circa 6,7 milioni di euro.

«La cifra mancante, circa 1,5 milioni – ha spiegato in aula il sindaco Bacci – era stata originariamente destinata ad altra provincia. Il Ministero ha sbloccato tale cambio di impiego un mese fa, serve adesso un passaggio alla Corte dei Conti al termine del quale potrà essere firmata la convenzione con la Regione. A quel punto, con tutte le risorse finalmente disponibili, si potrà aprire la gara. I ritardi non sono del Comune». Nessun problema, eventualmente, a ribadirlo in pubblico. «Se dovessero esservi incontri con i residenti del quartiere, invitati o meno, andremo di persona a dire la verità, supportandola con dati oggettivi. Il ponte non ha avuto mai manutenzioni per decine di anni, è in uno stato di degrado preoccupante. Subito dopo il terremoto, abbiamo fatto un controllo delle infrastrutture cittadine, ben prima di quanto accaduto al Morandi di Genova. Fino al nostro intervento, nessuno se ne era occupato, tanto meno coloro che oggi polemizzano sui ritardi».

All’apertura del cantiere, il traffico dovrà essere interrotto. La viabilità sarà deviata altrove e si preannunciano disagi alla circolazione in entrata e uscita dalla città.

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