Jesi-Fabriano

Jesi, riapertura dei parchi: il Comune si affida agli esperti per la decisione

In vista del via libera alla frequentazione delle aree verdi, l'amministrazione ha assegnato un incarico per individuare le misure igieniche da adottare e la loro eventuale frequenza

Festa del Primo Maggio al Parco del Ventaglio a Jesi

JESI – Un incarico per definire le misure più adeguate in vista della riapertura dei parchi. L’amministrazione ha assegnato il compito a una ditta specializzata in igiene, che dovrà elaborare un piano propedeutico al via libera all’utilizzo delle aree verdi, ancora chiuse a Jesi per la difficoltà a effettuare i necessari controlli.

Il Comune non ha ancora stabilito se riaprire o meno a partire dal 18 maggio. Attende appunto un’analisi approfondita per capire quali rischi si corrono e se è opportuno attendere ancora. Il sindaco Massimo Bacci sta riflettendo con l’obiettivo primario di evitare nuovi contagi, considerando che le distanze di sicurezza fra bambini sono molto più difficili da rispettare. «Si rende necessario – spiega proprio la giunta – definire la disciplina sulle modalità di accesso e uso dei parchi individuando le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19».

La situazione all’ospedale Carlo Urbani, intanto, torna alla normalità. Vi sono solo nove persone positive al coronavirus ricoverate nei reparti adibiti, e appena una in terapia intensiva. La brigata San Marco della Marina Militare ha lasciato Jesi, dopo aver smantellato l’ospedale da campo approntato per sostenere il nosocomio durante la fase d’emergenza. «Vi ringraziamo per il lavoro svolto – ha sottolineato il sindaco di Jesi – e per quel senso di sicurezza che la vostra presenza ha dato alla nostra città nel sentirvi qui con noi nei momenti più difficili della pandemia. È stato un supporto importante proprio sotto il profilo psicologico, oltre che di assistenza ai pazienti».

#COVID19 termina l’attività del posto medico avanzato (P.M.A) presso l’ospedale Carlo Urbani di #Jesi. Approntato dai fucilieri della Marina della Brigata Marina San Marco come struttura sanitaria a disposizione dell’ospedale marchigiano e dare continuità al trattamento dei pazienti. Il disallestimento segna l’inizio di una nuova speranza, sempre più uniti nella lotta contro il #coronavirus. Insieme più forti!In questo video le immagini dell’ultimo ammaina bandiera!#iorestoacasa #aiutaciadifenderti

Pubblicato da Marina Militare su Giovedì 14 maggio 2020

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