Jesi-Fabriano

Jesi, torna in vita il monumento ai caduti

La rinnovata scultura di piazza Indipendenza, restaurata grazie al contributo di un privato attraverso art bonus, verrà inaugurata il prossimo 19 dicembre

Piazza Indipendenza
Piazza Indipendenza, sede del Comune

JESI – Il monumento ai caduti di piazza Indipendenza torna in vita. Fissata l’inaugurazione della rinnovata scultura, oggetto di restauro finanziato da un privato: 19 dicembre. Alla cerimonia pubblica, in programma alle ore 18 alla residenza municipale, interverranno la restauratrice Adele Galetti della ditta Leonardo e il professore Attilio Coltorti che illustrerà il profilo e le opere dell’artista folignate autore del monumento Ottaviano Ottaviani.

L’intervento è stato infatti possibile grazie all’Art bonus: a stanziare i 15mila euro necessari per ridare splendore all’opera realizzata nel 1884 dallo scultore folignate Ottaviano Ottaviani è il Consorzio Servizi Vallesina soc. Coop., con sede a Jesi. «Il leone rappresenta i comuni del nostro territorio, come il Consorzio mette insieme le imprese della zona», riferisce Enrico Filonzi, amministratore delegato del Consorzio (leggi l’articolo).

Venerdì 21, invece, l’appuntamento è a Palazzo della Signoria dove verrà presentato il restauro di due preziosi volumi. Il primo è il Blasonario di Adriano Colocci, opera manoscritta del 1916 nella quale l’autore, appassionato di araldica, individua gli stemmi delle famiglie nobili di Jesi sia estinte sia ancora con discendenti. L’intervento di restauro è stato finanziato dalla famiglia Tombari per poco meno di 500 euro. Il secondo volume è il trattato intitolato “Regole generali di architettura sopra le cinque maniere de gli edifici. Cioè thoscano, dorico, ionico, corinthio, e composito. Con gli essempi dell’antichità”. Si tratta di un’opera a stampa del 1537 che è stato restaurato grazie ad una donazione di oltre 500 euro da parte di Marco Ferrari. All’incontro interverranno la restauratrice di entrambi i volumi Stella Mimmotti e il professor Riccardo Piccioni che terrà una conferenza sulle famiglie nobiliari jesine tra l’800 e il ‘900.

L’Art Bonus, come noto, è il decreto-legge che premia con un credito di imposta,  nella misura del 65%, quelle persone fisiche (nei limiti del 15% del reddito imponibile) o giuridiche (fino al 5 per mille dei ricavi annui) che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Nel sito internet del Comune di Jesi vi è l’elenco dettagliato dei beni che possono essere scelti da mecenati per sostenerne il recupero e la piena valorizzazione. Jesi è stato il primo comune in Italia ad applicare tale meccanismo premiante del mecenatismo privato.

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