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Jesi, i residenti del Parco del Vallato: «I vandali bivaccano e noi puliamo, vogliamo le telecamere promesse!»

I residenti del parco del Vallato di Jesi protestano per i danneggiamenti provocati dai vandali e chiedono la videosorveglianza promessa

Parco del Vallato
Parco del Vallato dopo il passaggio dei vandali del fine settimana

JESI – Bivacchi, immondizia, escrementi vicino alle siepi e danneggiamenti ad arredi e giochi. E ogni weekend sembra una guerriglia urbana notturna a Jesi al Parco del Vallato, il polmone verde a 200 metri dal centro, più volte al centro delle cronache per i numerosi episodi criminosi che fino a un anno fa costringevano continuamente Carabinieri e Polizia a intervenire. Grazie alla costante attenzione delle forze dell’ordine che non hanno mai mollato sul parco, spacciatori e delinquenti se ne sono andati ma restano i vandali, quelli che mangiano e sporcano, bevono e spaccano le bottiglie in terra, quelli che in preda ai fumi dell’alcol fanno danni.

«Siamo esasperati – dicono i residenti –, ogni fine settimana è un caos. Iniziano a far confusione e danni ai piedi dell’impianto di risalita (la “caffettiera”) e si concentrano poi in via Donatori di Sangue nell’area attrezzata con i giochi per i bambini, che puntualmente vengono rotti. Le altalene sono state spaccate, più volte hanno divelto le altalene per i bambini speciali del Dream Day, spaccato le panchine e sradicato i giochi. Abbiamo trovato escrementi umani vicino alle siepi, resti di cibo e vetri di bottiglie di birra spaccate a terra, pericolose per i passanti, specie per i bambini e i cani. Ma le telecamere che ci avevano promesso, dove sono?».

Effettivamente, all’apice dei disordini al Parco, quando i Carabinieri e il 118 erano costretti a intervenire quasi ogni sera per risse, aggressioni e fenomeni criminosi, ai residenti era stato garantito che anche il Parco del Vallato sarebbe rientrato nel piano per l’implementazione della videosorveglianza (insieme al quartiere San Giuseppe, Campo Boario e parco del Ventaglio). Era il maggio scorso, ma ancora sulla questione nessuna novità. E i residenti chiedono proprio questo. «C’è bisogno di illuminazione, di siepi basse e di videosorveglianza – dicono – anche se uno di noi aveva lanciato la proposta di far chiudere il parco di notte, non sarebbe il modo giusto di contrastare questo fenomeno. Senza contare che sarebbero certamente maggiori i costi per recintare tutto piuttosto che installare delle telecamere. Anche ricomprare i giochi, che puntualmente vengono spaccati, non possiamo sempre pensarci noi: già l’anno scorso abbiamo fatto una colletta per ricomprare uno dei giochi che era stato rotto, abbiamo messo insieme 200 euro e lo abbiamo messo nuovo. Ma ogni altalena costa 180 euro e dura poche settimane, è ingiusto».

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