Jesi-Fabriano

Jesi, via libera alle domande dei cittadini in consiglio comunale

Il promotore del "Question Time", Daniele Massaccesi, presidente d'aula: «Un modo per attuare concretamente la partecipazione»

Daniele Massaccesi
Daniele Massaccesi, presidente del consiglio comunale di Jesi

JESI – Strade troppo pericolose? Schiamazzi notturni? Impianti inquinanti? Qualsiasi dubbio, o chiarimento, potrà essere portato in consiglio comunale. E saranno direttamente il sindaco e gli assessori a rispondere. Si chiama “Question Time dei cittadini” la nuova opportunità che il civico consesso offre agli jesini. Fortemente voluta dal presidente dell’aula consiliare, Daniele Massaccesi ,consentirà di rivolgere quesiti all’amministrazione su tematiche di interesse comunale e collettivo.

«Il “Question Time comunale” – spiega Massaccesi – consiste in una sola domanda, da formularsi dai cittadini in modo chiaro e conciso, rivolta al Sindaco ed ai componenti della Giunta Comunale, su argomenti di rilevanza generale, ed attinenti comunque a problematiche inerenti il territorio comunale e/o aventi influenza sullo stesso, con l’esclusione di argomenti di interesse personale e/o riguardanti persone. È una modalità innovativa, di interazione e di partecipazione, volta ad interessare ed a coinvolgere i cittadini in un più proficuo confronto e rapporto con l’amministrazione comunale, nell’ottica di una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa della città».

A breve verrà pubblicato sul sito un fac-simile della relativa modulistica. L’istanza deve pervenire almeno 3 giorni liberi prima di quello fissato per la seduta consiliare. La richiesta di intervento deve essere corredata, oltre che dal testo della domanda che si intende porre, dalle generalità del cittadino (nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di telefono e, eventualmente, indirizzo mail) e deve indicare il nominativo cui è rivolta l’istanza stessa (Sindaco o Assessore delegato).

«Con alcune esclusioni legate ai lavori consiliari, prima di ogni consiglio comunale ci sarà uno spazio di 30 minuti dedicato ad un max di 3 domande / richieste di partecipazione, con la presenza del cittadino “interrogante” (o in collegamento da remoto se queste fossero le persistenti modalità dovute alla situazione pandemica) – riferisce sempre Massaccesi -. È un tangibile tentativo di non declamare ad alta voce la partecipazione e la interazione ma di attuarle in concreto e con impegno, dando così seguito ad un intendimento che avevo peraltro manifestato da tempo. Un ringraziamento particolare va al Segretario Generale, Dott. Albano, per aver “regolamentato” ed attuato questa nuova modalità».

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