Jesi-Fabriano

Pronto soccorso: si lavora all’ampliamento ma c’è il rischio di perdere altri due medici

Lo denuncia il Tribunale del Malato di Jesi, tramite il coordinatore Pasquale Liguori, che sollecita la direzione dell'Asur ad avviare i concorsi «per l'assunzione di personale a tempo indeterminato e non gli avvisi di scadenza che non risolvono il problema»

L'esterno del Pronto Soccorso dell'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – La direzione dell’Asur, attraverso il direttore dell’Area Vasta 2, Maurizio Bevilacqua, ha annunciato che si sta lavorando all’ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale “Carlo Urbani” con la fase di progettazione alla quale seguiranno i lavori veri e propri.

L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi
L’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi

Intervento urgente e necessario, assommato alla carenza di personale, che era stato garantito anche a Giuliana Chiorrini, moglie di Urbani, durante la visita – sopralluogo effettuata la scorsa settimana a seguito della lettera aperta da lei e dai figli inviata per protestare contro le criticità della struttura che porta il nome dell’illustre “medico della Sars”.
Scende in campo anche il Tribunale del Malato, attraverso il coordinatore Pasquale Liguori, che sottolinea come dopo «i nostri ripetuti solleciti, si sta predisponendo un progetto di ampliamento del pronto soccorso, cosa davvero necessaria per poter porre fine a quella vergogna delle barelle nei corridoi e ridare dignità e riservatezza ai pazienti che devono attendere il loro turno anche per dodici ore di fila. Ci auguriamo che i lavori si facciamo quanto prima e che prevedano anche un locale che possa accogliere eventuali arrivi di pazienti con sospetto di patologie infettive che oggi non hanno un’allocazione dedicata. E ci aspettiamo che la Regione attivi le Case della Salute che sgraverebbero gli accessi da quelle patologie da codice verde e bianco».

Pasquale Liguori
Pasquale Liguori

Ma non sono solo questi i problemi del pronto soccorso jesino, denuncia sempre Pasquale Liguori, in quanto «un’altra tegola sta per abbattersi su di esso: attualmente mancano due medici rispetto all’organico standard, ma a marzo ci potremmo ritrovare con un’ulteriore carenza di due medici che entro tale data dovrebbero andare via. E allora abbiamo scritto alla direzione dell’Asur di avviare quanto prima i concorsi per l’assunzione di medici a tempo indeterminato e non gli avvisi a scadenza che non risolverebbero il problema».

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