Jesi-Fabriano

Ponte San Carlo, arrivano fondi per la progettazione

Il Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, ha stanziato 325 mila euro per disegnare la nuova infrastruttura del quartiere Minonna a Jesi. L’incarico sarà conferito entro la fine dell’anno

Il Ponte San Carlo chiuso al traffico pesante in attesa di interventi strutturali o del rifacimento completo

JESI – Il Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, ha stanziato 325 mila euro per la progettazione del nuovo ponte San Carlo. Lo ha annunciato ieri, giovedì 6 dicembre, il sindaco Massimo Bacci nell’assemblea pubblica di presentazione del bilancio svoltasi proprio a Minonna, il quartiere al di là del fiume che vive maggiormente tale criticità. «Abbiamo preso di petto questo problema – ha sottolineato il primo cittadino – ben prima che in Italia si cominciasse a parlare di ponti a causa della tragedia di Genova. Doverosa la limitazione alla circolazione, costante i contatti con Regione e Ministero per trovare una soluzione. Un primo obiettivo è stato raggiunto con questo finanziamento per progettare la nuova realizzazione. Continueremo la nostra azione per poter arrivare al traguardo che tutti auspichiamo».

L’incarico sarà conferito entro la fine dell’anno, la progettazione dovrebbe essere completata nel giro di qualche mese. Si tratta di un passaggio fondamentale, perché solo in presenza di un progetto definitivo si potranno attingere ai finanziamenti statali per la realizzazione dell’opera che ammonta a oltre 4 milioni di euro.

Di ponte, ma non solo di ponte si è parlato a Minonna dove – di fronte ad una platea davvero numerosa – è stato annunciato anche l’anticipo dei lavori di sistemazione del tetto della primaria Gemma Perchi e la conferma degli 1,2 milioni di euro ministeriali per la realizzazione all’ex Crt di una nuova scuola materna.

E poi spazio alle linee generali del bilancio comunale 2019 che prevede una riduzione della spesa pubblica senza tagli ai servizi dei cittadini, un ulteriore calo del numero dei dipendenti comunali (246 contro i 319 del 2012), nessun inasprimento fiscale o tributario per Imu, Tasi ed altri tributi o tariffe (solo per la Tari si dovrà attendere il Piano economico finanziario prima di decidere), risorse di bilancio utilizzate per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, partenariati pubblici o privati per le grandi opere (nuova Lorenzini, ristrutturazione della Casa di riposo, rinnovo della pubblica illuminazione, cimiteri e centro per l’Alzheimer, ecc.). E, soprattutto, conti rigorosamente in ordine, a cominciare da una ulteriore riduzione del debito che scenderà fino a 10 milioni di euro (-60% rispetto ai 26 milioni del 2012). Resta aperta poi la strada per una costante ricerca di fondi extrabilancio, tra contributi regionali, nazionali ed europei, tra l’altro sviluppata con un ufficio apposito deputato proprio a tale attività.

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