Jesi-Fabriano

Ponte San Carlo, appalto aggiudicato. «Il fiume dovrà unire e non dividere Jesi»

A fare il punto in Comune il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessora a lavori pubblici e viabilità Valeria Melappioni: ecco costi, tempi e chi si è visto assegnare l'incarico. Il 24 ottobre incontro pubblico coi cittadini

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l'assessora Valeria Melappioni

JESI – Ponte San Carlo, aggiudicato l’appalto per la demolizione e ricostruzione. Lavori al via, è l’obiettivo, fra febbraio e marzo del 2023. A fare il punto in Comune sono stati il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessora a lavori pubblici e viabilità Valeria Melappioni. Lunedì prossimo 24 ottobre alle ore 21, nei locali sottostanti la chiesa di Minonna, l’incontro pubblico per fare il punto della situazione con gli amministratori e ricevere informazioni e chiarimenti, in vista del cantiere e dei disagi che comporterà.

Ponte San Carlo, appalto e costi

«Appalto assegnato al raggruppamento temporaneo di impresa formato da Cmp International di Martinsicuro, provincia di Teramo, e Eurobuilding di Servigliano – spiega Fiordelmondo – sono in corso le ultime verifiche sulla documentazione. Ditte del territorio e lo apprezziamo, sarà importante anche ai fini di un rapporto e di un controllo più diretto sul procedere dei lavori. Demolire e ricostruire il San Carlo riguarda l’intera città, non solo chi abita a Minonna e pure dovrà affrontare i disagi più intensi. Al progetto destinati 8 milioni di euro: 6,7 a carico del Comune, 1,3 di Viva Servizi. Fra le risorse comunali, 4 milioni di contributi regionali e 450 mila euro dalla Provincia. Appalto aggiudicato non sulla base del solo ribasso economico, che infatti ha avuto un impatto minimo, ma sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che tiene conto anche di fattori tecnici. Monitoreremo costantemente l’andamento del progetto, il soggetto aggiudicatario garantisce, rispetto a quanto richiesto dalla gara d’appalto, solidità». Nel dettaglio, incarico affidato per poco meno di 6,4 milioni di euro, all’unica offerta pervenuta alla scadenza dello scorso agosto, con un ribasso economico del 3,73% e una durata dei lavori di 211 giorni inferiore ai 611 previsti in sede di gara.

Ponte San Carlo, i tempi

«L’idea è di avviare i lavori con l’inizio del periodo di magra del fiume Esino – dice Melappioni – ovvero per febbraio, marzo del 2023. I primi tre mesi serviranno a spostare dal San Carlo i sottoservizi di acqua, luce, gas e delle linee telefoniche che vi passano attualmente, temporaneamente trasferiti sotto l’alveo dell’Esino». Tre mesi in cui sul San Carlo si continuerà a passare (eccezion fatta per i mezzi pesanti, “stoppati” già dal 2018). Dal quarto mese la fase più dura. «Il quarto mese la demolizione del ponte – dice Melappioni – dal quinto la ricostruzione che richiederà nove mesi». In tutto dieci mesi senza ponte.

Spiega l’assessora: «Stiamo valutando le misure da mettere in campo per limitare i disagi. Il fiume dovrà unire e non dividere, la città è tutta o è niente e come tale deve affrontare la questione San Carlo. Lunedì parleremo coi cittadini delle ipotesi in campo, che valutiamo a partire dai numeri». Ovvero, «i residenti fra Minonna, Mazzangrugno, Castelrosino, via Gangalia alta e bassa, via Bagnatora e via Montegranale sono 1.193, con tasso di over 65 più alto qui che nel resto della città. Da qui la valutazione dei servizi che occorre saper garantire».

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