Jesi-Fabriano

Servizi sociali, il sindaco Massimo Bacci: «Abbiamo ottenuto risultati straordinari»

Il Primo Cittadino di Jesi ha fatto il punto su quanto realizzato nel 2018 indicando le priorità del prossimo anno in occasione della conferenza stampa di fine anno

Il sindaco di Jesi, Massimo Bacci

JESI – «In ambito sociale, grazie all’Asp (Azienda pubblica Servizi alla Persona ndr.), abbiamo raggiunto risultati straordinari. Sono 5.400 le persone che usufruiscono dei servizi erogati, 26 le strutture gestite, 64 i dipendenti diretti e circa 470 i lavoratori dell’indotto. Questa azienda è la nona a livello nazionale e unica nelle Marche per come funziona ed è organizzata A un anno e mezzo dall’avvio di consiliatura siamo perfettamente in linea con gli obiettivi che ci eravamo posti, su tutti i fronti». Lo ha detto il sindaco Massimo Bacci in occasione della tradizionale conferenza di fine anno per fare il punto su quanto fatto e le priorità del 2019. Rafforzare le sinergie con i Comuni della Vallesina sarà da rafforzare ulteriormente.

Fra le priorità del 2019, la realizzazione del centro Alzheimer, del centro per l’autismo, l’ultimazione delle riqualificazioni di piazza Colocci e piazza Pergolesi, la rivoluzione della sosta a pagamento e della viabilità.

«Da un’analisi complessiva del programma di mandato, a un anno e mezzo dall’avvio della legislatura, le attività comunali poste in essere sono coerenti con gli obiettivi – evidenzia Bacci -. Tenere in equilibrio i conti del Comune resta un punto cardine del nostro lavoro: stiamo proseguendo nel trend di riduzione sistematica del debito della città. Nel 2020 lo avremo decurtato del 65% rispetto a 6 anni fa. Siamo anche riusciti a ridurre la spesa corrente di circa 5 milioni di euro, sempre rispetto al 2012, senza ripercussioni sui servizi erogati».

Ferma l’urbanistica a causa della crisi economica, come specifica il sindaco Bacci, si procederà con le manutenzioni ordinarie, sebbene i fondi siano limitati: «Questi lavori possono essere realizzati attraverso gli oneri di urbanizzazione, che scarseggiano, o mediante l’accensione di mutui, che hanno svariati vincoli, o avvalendosi degli introiti da alienazioni di patrimonio pubblico, dalle quali riusciamo a ottenere poco o nulla».

«Nel 2019 – anticipa il sindaco Bacci – completeremo la riqualificazione della zona del campo boario. Nel frattempo, stiamo intervenendo sull‘edilizia scolastica, per rimuovere le criticità presenti. Inoltre, potenzieremo l’illuminazione pubblica, che sarà dotata di dispositivi tecnologici, comprese nuove telecamere».

Ottimi, sempre a detta del Primo Cittadino di Jesi, i risultati raggiunti sulla cultura. «Vorrei ringraziare pubblicamente i lavoratori della Fondazione Pergolesi Spontini che si sono ridotti i compensi del 30% per rilanciare l’attività teatrale». In tema ambientale, il sindaco ha rimarcato la necessità di investire sulle piste ciclabili e sulla raccolta differenziata. In merito al biodigestore della Coppetella, Bacci è stato categorico: «Questa provincia ha bisogno di un impianto di questo tipo, è il solo modo per ridurre la tassa rifiuti. Discorso aperto sulla collocazione dello stesso in zona Interporto, in quanto sarebbe imprescindibile una variante urbanistica».

Nessuna novità sull’area ex Sadam, mentre sta procedendo spedito l’iter di realizzazione del centro unico regionale del farmaco all’Interporto. Una ditta di logistica, inoltre, ha rivelato Bacci, è interessata a realizzare una sede in zona Zipa che potrebbe avere interessanti ricadute occupazionali.

In primavera si completeranno piazza Colocci e piazza Pergolesi. La pavimentazione di quest’ultima non è ancora stata scelta perché gli stessi materiali e colori verranno utilizzati anche per il nuovo Corso Matteotti. Si continueranno poi a cercare fondi sovralocali per la demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo.

«Sulla viabilità e i parcheggi assumeremo delle decisioni importanti, pur sapendo che vi potrebbero essere polemiche – riferisce sempre il sindaco -. Sia sulla futura stazione delle autocorriere, che potrebbe essere spostata in prossimità della stazione ferroviaria, che sugli spazi blu di sosta».

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