Jesi-Fabriano

“Un piatto per Federico II”: a Jesi, la giornata di studio

Dal 2021 Monselice promuove uno studio in chiave enogastronomica intorno alla figura di Federico II e premia il miglior piatto realizzato con ingredienti, materie prime e metodi di lavorazione dell’età sveva. Jesi lavora per partecipare

"Un piatto per Federico II", a Jesi una giornata di studio

JESI – Un “piatto per Federico II”. Coinvolgendo una rete di collaborazione fra città federiciane che ora, con la veneta Monselice dove lo Stupor Mundi innalzò una rocca a tirare le fila, coinvolge i luoghi di nascita e di sepoltura dello Svevo – Jesi e Palermo, che dell’amministrazione di Federico fu sede centrale – e Altamura, unica città dove l’imperatore ha eretto una cattedrale. Il circuito di appuntamenti programmati intorno alla figura storica nata a Jesi il 26 dicembre 1194 fa tappa in città domani, 28 marzo, sul tema “Federico II, le sue città e l’enogastronomia per progetti di sviluppo turistico culturale”. Una giornata di studio e scambi di prospettive, fra momenti conviviali e di approfondimento. A presentarla, in Comune, sono stati l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli e i rappresentanti della Fondazione Federico II Hoenstaufen, che ne è promotrice. Dal 2021 Monselice promuove, tra le altre cose, uno studio in chiave enogastronomica intorno alla figura di Federico II, che un concorso che premia il miglior piatto realizzato con ingredienti, materie prime e metodi di lavorazione dell’età sveva. Jesi lavora per partecipare all’iniziativa

L’assessore Brecciaroli parla di «progetto di ampio respiro che tocca due temi chiave: la divulgazione della figura di Federico II e i gemellaggi con le città che a questa sono collegate». Paolo Mariani, presidente della Fondazione Federico II Hoenstaufen, evidenzia: «L’importanza per lo sviluppo anche turistico che determinate iniziative comportano e il nostro impegno: se la finalità è quella di valorizzare la figura dello Stupor Mundi, la Fondazione c’è, disponibile a collaborare con tutte senza campanilismi».

È Franca Tacconi, vice presidente e storica anima della Fondazione, a illustrare il programma di domani: «Vogliamo arrivare a creare un nostro “piatto di Federico”, c’è già chi sul territorio si è mosso ed è in corso una mappatura dei vini dedicati allo Svevo. Domani la giornata prenderà il via con una visita al Museo Stupor Mundi, poi la prima fase operativa con la conviviale all’Ime, sito di grande potenzialità e carta tutta da giocare. Il menù è stato elaborato indirizzando la scelta verso le tipicità più significative delle Marche. Per rafforzare il messaggio Cristina Brunori, Confartigianato Vallesina, allestirà una vetrina delle nostre maggiori eccellenze. Alle 16,30 ci si sposterà a Palazzo della Signoria per due interventi: dello storico del territorio Ettore Baldetti, su “La nascita di Federico II a Jesi”, e del docente di marketing Carlo Cambi su “Prodotti e manicaretti del territorio al tempo dell’imperatore”. Infine Riccardo Ghidotti, storico, relazionerà su “Federico II e Monselice”. Gli incontri saranno aperti al pubblico». Maria Paola Corinaldesi, jesina console generale Marche del Touring Club, sottolinea la  «collaborazione con la Fondazione, in una giornata in cui promuoveremo visite al Museo Colocci, al Pergolesi, a Palazzo della Signoria».

Coinvolti, dice Tacconi, «tutti gli stakeholders». Ci saranno il sindaco Fiordelmondo e gli assessori Brecciaroli e Tesei, la storica del cibo Petra Carsetti, l’ufficio turismo del Comune con Federica Micheli, la Pro Loco col presidente Alessandro Gabrielloni, Massimiliano Polacco di Confcommercio Marche Centrali, la chef Giulia D’Urso. Una «anticipazione preziosa e di grande valenza del festival federiciano a Jesi dell’1 e 2 giugno» dice Tacconi.

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