Jesi-Fabriano

Pd, si dimette il segretario Santarelli

Dopo la netta sconfitta elettorale, il passo indietro della guida della Casa del Popolo negli ultimi cinque anni. «Un atto doveroso e rispettoso della volontà dell’elettorato progressista e riformista che non abbiamo saputo convincere»

Il dimissionario segretario del Pd jesino, Pierluigi Santarelli.

JESI – L’incubo Bacci costa un secondo segretario al Pd cittadino. Si dimette Pierluigi Santarelli, attuale guida del Partito Democratico in città, dopo la netta sconfitta alle ultime amministrative del candidato sindaco presentato dai dem, Osvaldo Pirani. Se cinque anni fa era stato Lorenzo Fiordelmondo (che oggi entra in Consiglio fra i quattro rappresentanti Pd) a lasciare la carica di segretario dopo il sorpasso consumatosi al ballottaggio da parte di Massimo Bacci ai danni di Augusto Melappioni, oggi è Santarelli a farsi da parte dopo che la clamorosa affermazione al primo turno, con quasi il 60% dei voti, del sindaco uscente. E con un partito che in quella che dovrebbe essere sulla carta una sua roccaforte raccoglie appena il 15% dei consensi alla sua lista.

«Ritengo che i cittadini abbiano consegnato una grossa responsabilità a Massimo Bacci al quale vanno i migliori auguri di buon lavoro sperando in uno sviluppo della città per i prossimi cinque anni- commenta Santarelli -. Rimango convinto della necessità di uno sforzo propositivo maggiore per il rilancio del territorio e credo che i rappresentanti in Consiglio del Partito Democratico saranno in grado di proporre e promuovere le idee che abbiamo formulato in campagna elettorale, nell’ambito di un’opposizione ferma e propositiva».

Quindi le dimissioni. «È d’altra parte necessario che in qualità di Segretario cittadino rimetta il mio mandato per primo, dopo aver guidato il Partito in un lungo percorso, da dopo la sconfitta del 2012 alle elezioni di domenica scorsa. Un atto doveroso e rispettoso della volontà dell’elettorato progressista e riformista, che non abbiamo saputo convincere con la nostra proposta, nonostante gli sforzi e l’impegno profusi. È altresì fondamentale approfondire le ragioni di tale pesante sconfitta nella nostra città, che oltretutto avviene in un contesto generale molto complesso dove il PD mediamente si attesta attorno al 16% sul territorio nazionale. Questa analisi avverrà i prossimi giorni coinvolgendo gli organi dirigenti e gli iscritti del Partito».

Santarelli chiude con un «ringraziamento ai tanti iscritti, simpatizzanti, volontari e candidati che hanno dato una grande prova di generosità, gettando il cuore oltre l’ostacolo, in barba alle tante difficoltà. Come ho dichiarato nella conferenza stampa di presentazione delle liste, auspico che i semi che abbiamo gettato facciano nascere e crescere una nuova classe dirigente rappresentativa delle istanze degli elettori del centrosinistra jesino».

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