Jesi-Fabriano

Il passito Stell 2019 dell’azienda agricola Stefano Mancinelli conquista la Corona di Vinibuoni d’Italia

La guida del Touring Club Italiano ogni anno seleziona le migliori etichette e assegna le Corone, massimo riconoscimento per i produttori

MORRO D’ALBA – Buono, anzi buonissimo. Così tanto da aggiudicarsi la Corona dell’edizione 2023 di Vinibuoni d’Italia, la guida di Touring Club Italiano. Parliamo del Verdicchio dei Castelli di Jesi doc Passito Stell 2019 prodotto dall’azienda agricola Stefano Mancinelli, nel cuore di Morro d’Alba. Un vino dolce, amabile, che conquista la giuria composta dalle commissioni ospiti del progetto “Oggi le Corone le decido io”: insomma, a lasciarsi conquistare dal vino dolce da dessert nato dalla sapienza di Stefano Mancinelli, sono stati giornalisti, operatori, sommelier e winelover. Una soddisfazione, poiché le Corone sono il massimo riconoscimento assegnato dalle commissioni dei coordinatori regionali della guida nelle finali nazionali di Vinibuoni d’Italia.

Il Passito doc vincitore dell’ambita Corona


«Un riconoscimento che mi rende orgoglioso – dichiara Stefano Mancinelli, comunque non nuovo a premi da parte delle guide slow wine e di settore – ho partecipato sia con il Verdicchio dei Castelli di Jesi doc Passito Stell 2019 poi risultato vincitore, sia con altri vini tra cui il Verdicchio doc superiore e il Lacrima di Morro d’Alba, quest’ultimo già lo scorso anno vincitore di una Corona. Stavolta hanno premiato il Passito prodotto con le uve della campagna 2019, bel risultato».  Un’altra pergamena che Stefano Mancinelli aggiunge alle tantissime che costellano le pareti della sua cantina in via Roma, al centro del paese. Tanti riconoscimenti, per una qualità dei prodotti che negli anni ha avuto solo conferme.

«Partecipo sempre volentieri a questi concorsi promossi dalle guide o dagli specialisti di settore – spiega – perché è importante far conoscere i miei prodotti e l’azienda agricola anche a chi segue fedelmente le guide come manuali del bere bene. Un target di pubblico che ama farsi consigliare dagli esperti». E in questo clima di festa e di soddisfazione per l’ennesimo riconoscimento – condiviso col figlio Luca e con lo staff dell’azienda – nei terreni dell’azienda agricola è iniziata già da qualche giorno la vendemmia. «La campagna di raccolta è iniziata venerdì – dice ancora Mancinelli – intervallata dalle piogge. E’ una raccolta anche segnata dalla grandine che ha abbattuto parte dei grappoli purtroppo, ma quell’uva che è rimasta è buona. Non ha neanche sofferto troppo della prolungata siccità, poiché le viti hanno radici profonde e l’acqua necessaria l’hanno trovata nel sottosuolo. Certo, se fosse stata una stagione meno calda, anche la vendemmia sarebbe stata migliore, ma non importa. Vedremo alla fine come andrà, sempre sperando che la pioggia di questi giorni resti così e non faccia danni. Adesso non incide, non è migliorativa e non fa danni sulla raccolta: al più, potrebbe diluire il grado zuccherino degli acini».  

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