JESI – Parla di «mancanza di entusiasmo», il sindaco Massimo Bacci, nel motivare il ritiro delle deleghe all’ormai ex assessore alla partecipazione, Paola Lenti. Lo dichiara in consiglio comunale. E lo opposizioni vanno all’attacco.
«Fin dall’inizio – il commento di Bacci – l’assessore Lenti avrebbe preferito un altro incarico. E forse anche per questo ha lavorato senza l’entusiasmo che sarebbe servito. Ho ritenuto dunque opportuno non avvalermi più della sua collaborazione». Limitato il feeling con Marialuisa Quaglieri e Marisa Campanelli, le altre due donne della giunta che si occupano del settore sociale. «Era ben noto agli assessori – precisa sempre il sindaco – che a metà del mandato, dopo due anni e mezzo dal voto, ci sarebbe stata una verifica sul lavoro svolto e su obiettivi per il futuro. Ed è mio dovere garantire che l’Esecutivo operi nella maniera più efficace possibile».
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Critica l’opposizione. «Fuori luogo parlare di mancanza d’entusiasmo per Paola Lenti, visto come ha collaborato con le realtà del volontariato – il parere di Claudia Lancioni del Movimento 5 Stelle -. Il fallimento è tutto vostro, e non certo suo. Avete perso la candidata di lista più votata». Polemico anche Andrea Binci, nuovo capogruppo Pd, così come Silvia Gregori (Forza Italia): «Dunque, Paola Lenti si è comportata bene ma senza entusiasmo. Come gli insegnanti dicono ai genitori in occasione dei colloqui scolastici». Jesi in Comune nutre perplessità : «La città merita di sapere cosa c’è dietro un atto, certo legittimo, ma politicamente così forte». Affonda il colpo anche l’ex di maggioranza, Marco Giampaoletti (Lega): «Nella conferenza stampa di fine 2019, il sindaco aveva parlato di grande successo per Volontarja (manifestazione seguita e curata dalla Lenti), appena tre settimane dopo caccia chi se ne era occupata».
«Dispiace dal lato umano – afferma Nicola Filonzi di Jesiamo, al fianco del sindaco Bacci e nella stessa civica della Lenti -, ma sbaglia chi ha parlato di fallimento della maggioranza, o ha addirittura tirato in ballo la parola dimissioni. Il sindaco ha operato nella piena legittimità dei propri poteri e con il completo avvallo dei consiglieri».