Jesi-Fabriano

Jesi, un Palio “alternativo” per non rinunciare di nuovo all’evento

L’associazione che coordina la rievocazione di San Floriano, consapevole di non poter organizzare la grande manifestazione in centro storico, sta lavorando ad alcune iniziative

Il Palio di San Floriano, una vecchia edizione

JESI – Niente Palio di San Floriano 2021. Non nella forma in cui è conosciuto, almeno. Per il secondo anno consecutivo, il Covid frena la grande rievocazione del centro storico, che fa proprio dell’assembramento il suo punto di forza. Difficile infatti che la pandemia scompaia definitivamente nel mese di aprile. Ma i promotori, seppur provati da questo stop forzato, non si sono persi d’animo e stanno studiando un evento alternativo per non perdere la tradizione di maggio.

La crisi delle feste a tema storico è profonda in tutta Italia, soprattutto nelle regioni del centro (Marche, Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo), e non tutti, purtroppo, riusciranno a riproporre le manifestazioni al termine di questo brutto periodo.

L’Ente Palio ha già manifestato le preoccupazioni per la propria tenuta economica, non potendo contare sull’appuntamento più importante, quello per cui la medesima associazione esiste, che consente di pagare bollette, affitti di palestre, manutenzioni di strumenti e di attrezzature. Ma non ci sta a mollare. Ragazze e ragazzi che dedicano tempo e idee alla rievocazione, nonostante le restrizioni, le chiusure degli spazi sportivi, nonché della stessa sede, stanno predisponendo una sorta di “piano B”. A giorni, dovrebbe essere svelato il programma.

«Associazioni come la nostra – spiega il presidente del Palio, Emanuel Santoni – sono in difficoltà in tutta Italia. Questi sodalizi hanno alti costi di gestione anche da fermi e realizzano principalmente eventi di grandi assembramenti. Purtroppo diverse, anche nelle Marche, hanno chiuso. La regione Emilia Romagna ha stanziato dei fondi per salvarle. Noi, al momento, resistiamo bene e stiamo lavorando a varie attività che possiamo riassumere così: cambiare le abitudini ma mantenere i principi. Ne vedrete delle belle».

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