Jesi-Fabriano

Jesi, spazi in comodato per un Palazzo Pianetti più accessibile e per la mostra su Raffaello e Colocci

Convenzione fra Comune e proprietari della famiglia Tesei per l'uso gratuito per 30 mesi. «Significativo ampliamento dell’offerta culturale cittadina, anche per le persone in condizione di disabilità fisica»

L'atrio di Palazzo Pianetti a Jesi

JESI – Maggiori spazi a disposizione del Comune a Palazzo Pianetti, in vista della mostra dedicata ai rapporti fra Raffaello Sanzio e l’umanista jesino Angelo Colocci – che, già rinviata, Covid permettendo dovrebbe aprirsi nel marzo 2021– ma ancor più nell’ottica di una accessibilità aperta a tutti e di un abbattimento delle barriere architettoniche. Piazza Indipendenza li sta acquisendo, con una convenzione da stipulare con i proprietari della famiglia Tesei e che riguarderà il comodato a uso gratuito, per trenta mesi a partire dal 1 novembre 2020, di 210 metri quadri al piano terra del palazzo e di altri 356 metri al terzo piano.

Scuola di Atene
La “Scuola di Atene” affresco di Raffaello che adorna la Stanza della Segnatura nei Palazzi Apostolici

L’adeguamento degli spazi a finalità espositive sarà a carico dell’amministrazione comunale per un importo quantificabile in circa 47 mila euro. Anche il cambio di destinazione d’uso degli spazi vedrà gli oneri a carico del Comune. «I locali in questione- spiega Piazza Indipendenza- verranno utilizzati per lo svolgimento della mostra “Raffaello e Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica” (marzo/settembre 2021) nonché quale sede espositiva per successive iniziative nell’arco temporale di vigenza del contratto di comodato». Alla Commissione Comunale per la Toponomastica verrà proposta l’intitolazione degli spazi in questione al pittore Betto Tesei (1898 – 1953).

Angelo Colocci in quella che, secondo le ipotesi, sarebbe la sua raffigurazione nella “Scuola di Atene” di Raffaello

Lo spunto è la mostra sulle figure di Raffaello– di cui nel 2020 ricorrono i 500 anni dalla scomparsa- e dello jesino Colocci, «protagonista primario della Roma del Cinquecento il quale ebbe un ruolo fondamentale nell’ispirazione della Stanza della Segnatura, realizzata da Raffaello all’interno delle Stanze Vaticane». Tant’è che Colocci stesso sarebbe- è l’ipotesi fra i personaggi rappresentati nel celeberrimo affresco della “Scuola di Atene”: stretta, in vista della mostra, un’altra convenzione con l’Università Politecnica delle Marche per una App dedicata proprio a quest’opera, «da installare in visori adatti a una fruizione contingentata, nel rispetto delle regole di sicurezza».

All’organizzazione dell’evento sono stati destinati contributi da Regione (30 mila euro), Comitato nazionale per le celebrazioni raffaellesche (50 mila), Fondazione Cariverona (30 mila).

«Nel rispetto del progetto espositivo – spiega il Comune- e con l’obiettivo prioritario di garantire un’accessibilità in condizioni di assenza di barriere architettoniche, è necessario acquisire la disponibilità di locali, di proprietà privata, situati a piano terra di Palazzo Pianetti sul fronte stradale di via XV Settembre, nonché di spazi accessori, situati al terzo piano, funzionali all’evento (utilizzabili come deposito strumentale alla mostra). Nel periodo successivo alla mostra, i suddetti spazi consentiranno un significativo ampliamento dell’offerta culturale cittadina, anche in termini di accessibilità per le persone in condizione di disabilità fisica. I tecnici incaricati dal Comune concorderanno preventivamente con la proprietà le scelte e la tipologia delle manutenzioni da realizzare».

Ti potrebbero interessare