Jesi-Fabriano

Padre e figlio strappati dal Covid in due settimane: lutto a Mazzangrugno

Marcello 87 anni e Stefano Pulita (62) sono stati strappati alla vita dal Covid-19. I decessi ad appena due settimane di distanza

Marcello e Stefano Pulita

JESI- Un destino tragico unisce padre e figlio nel viaggio senza ritorno. Oggi nella popolosa frazione di Mazzangrugno, ottanta famiglie si stringono con affetto idealmente alla signora Jole, che in appena due settimane ha perso il marito Marcello Pulita (87 anni) e il figlio Stefano (62). Il maledetto Covid-19 li ha strappati per sempre all’amore dei loro cari. Il virus ha dapprima aggredito Marcello, che dopo una dura lotta si è spento il 28 febbraio all’ospedale di Torrette dove era ricoverato. Il figlio Stefano lo ha seguito appena due settimane dopo, è mancato il 16 marzo al “Carlo Urbani”.

Ottantasette anni, Marcello era capostipite della famiglia e “sindaco” di Mazzangrugno per età e per l’impegno con cui ha dato vita alla cooperativa agricola La Rinascita (nata dopo la caduta della legge sulla mezzadria nel ’64, una delle poche rimaste in piedi in Italia). Rispettato e amatissimo da tutti, aveva riunito una quindicina di coltivatori diretti in cooperativa, nel segno della solidarietà e dell’aiuto reciproco. «Era una gran persona – lo ricorda con commozione Luigi Paoloni – qui a Mazzangrugno Marcello era un’istituzione, nella “zona rossa” (così chiamata perché al centro c’è la sezione dei comunisti) lo ammiravano tutti per tempra, spirito e per quel suo esserci sempre per tutti. Era molto attivo nonostante gli anni, sapeva aggregare le persone e trovare sempre le soluzioni ai problemi che gli si prospettavano. Aveva saputo ampliare le sue proprietà acquistando i terreni vicini, con lungimiranza e capacità. Lui stesso oltre che fondatore della cooperativa agricola, è stato per molti anni presidente della sezione. Passava sempre nella frazione a fare i saluti, a sincerarsi di come andassero le cose. Una tragedia per questa povera famiglia».


Il primo a guardarlo con ammirazione era proprio il figlio Stefano, più ritroso ma grande lavoratore, che lo aveva seguito nella cooperativa agricola. Se ne sono andati insieme e oggi in tantissimi li piangono. Lasciano la signora Jole e l’altra figlia Patrizia, che con grande dolore nei manifesti funebri – affissi in contemporanea – hanno voluto lanciare un messaggio importante ai loro parenti e ai moltissimi amici: «Carissimi parenti e amici, vi ringraziamo fin d’ora per il vostro affetto e il calore dimostrato in questo tragico mese. Il vostro sincero dolore ci abbraccia e ci accompagna in questo incomprensibile cammino. Le parole non riescono a descrivere ciò che abbiamo e stiamo vivendo, per questo siamo qui a chiedervi con affetto di evitare assembramenti e di rimanere a casa».
Una richiesta dettata dal dolore e dalla consapevolezza che il mostro è ancora tra noi, infido e subdolo e che colpisce senza pietà. I funerali di padre e figlio saranno celebrati domani, venerdì 19 marzo alle ore 15 nella chiesa di San Lorenzo Martire di Mazzangrugno.

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