Jesi-Fabriano

Ostello delle Idee: «A Villa Borgognoni un impegno concreto»

Le associazioni sull'Ostello: Abbiamo lavorato per individuare le potenzialità rappresentate dalle forme di turismo sostenibile, settore in crescita

Villa Borgognoni a Jesi (foto Ballarini)
Villa Borgognoni a Jesi (foto Ballarini)

JESI – Villa Borgognoni come struttura per l’ospitalità e dal grande valore sociale.

Non ha dubbi l’associazione Ostello delle Idee ospite, insieme ad altre realtà, la scorsa settimana in Municipio di una specifica commissione sul futuro di Villa Borgognoni: «Abbiamo fatto sentire la nostra voce e quella di tanti cittadini e associazioni che da anni si impegnano affinché Villa Borgognoni ritorni bene comune della città». Nell’occasione si è parlato dell’imminente arrivo, fine settembre, degli uffici dell’Asp per un totale di 21 postazioni (leggi l’articolo)

Il lavoro di Ostello delle idee a Villa Borgognoni si è mosso su due livelli, quello di struttura sostenibile, ospitale e turistica e quella di immobile dal valore sociale «cioè coltivare il senso di collettività che è alla base del vivere civile. Nel corso degli anni abbiamo dato l’opportunità a persone ed associazioni di esprimersi attraverso teatro, mostre, concerti, laboratori, dibattiti. Abbiamo effettuato incontri anche con esponenti nazionali sui temi dei diritti umani, dei rapporti tra persone di culture ed etnie diverse, dell’acqua Bene Comune, della difesa del patrimonio artistico, culturale e ambientale; contro la violenza sulle donne, in collaborazione con le associazioni della città e le scuole. Abbiamo insomma voluto contribuire come potevamo a promuovere i rapporti umani, a difendere la nostra società locale dall’imbarbarimento. La cura e la valorizzazione delle risorse umane è stata la linea guida della nostra progettazione».

Le associazioni che abitano la struttura sono sicure che sia essa «Un luogo ideale per sviluppare queste finalità. Questo monumento vivente che abbiamo adottato ha vissuto e può continuare a vivere ancora di più la sua vocazione di ospitalità: impegno, divertimento e cultura, mettendo insieme persone di tutte le età. Questo, secondo noi, significa difendere una società, una città dal degrado. Un valore che non è in opposizione ai servizi assistenziali forniti dall’Asp, alla quale anzi abbiamo sempre garantito la fruibilità di Villa Borgognoni affinché potesse tenere i propri laboratori e convegni: in tempi di disgregazione sociale, chi lavora per la coesione e la valorizzazione della comunità svolge, da un’angolazione diversa, un’opera altrettanto importante di chi dà servizi».

Il futuro della Villa come Ostello è legato al reperimento di fonti per la ristrutturazione degli impianti: «Di qui il nostro impegno a cercare soluzioni che ci ha portato ad individuare le potenzialità rappresentate dalle forme di turismo sostenibile, lento, esperienziale, che sono fortemente in crescita e particolarmente adatte alla naturale conformazione del nostro territorio oltre che congeniali all’essenza dell’Ostello. Tanto più che in questa direzione si sta muovendo anche la scuola locale: l’Istituto Cuppari offre due corsi completi con l’indirizzo Turismo, dedicati a sviluppare e creare presupposti per start up innovative e imprese cooperative giovanili di gestione turistica. Diventerebbe un’ottima occasione di collaborazione. Il benessere di una comunità si favorisce sia fornendo servizi di assistenza sia creando opportunità di sviluppo economico e di crescita umana».

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