Jesi-Fabriano

Ospedale, porta d’ingresso rotta e continua a pioverci dentro

Un "biglietto da visita" per il "Carlo Urbani" di Jesi in linea con i mali che affliggono la nuova struttura sin dalla sua entrata in funzione. Come se non bastasse, continuano le infiltrazioni di pioggia nell'atrio, rendendo scivoloso il pavimento

La porta d'ingresso principale dell'ospedale non funzionante
La porta d'ingresso principale dell'ospedale non funzionante

JESI – All’ospedale “Carlo Urbani” non si entra per la porta d’ingresso principale, quella a scorrimento automatico. Rotta. Cosa da poco, in sè, può succedere. E guasto che sarà facilmente riparato. Ma è sintomatico, per chi arriva, trovarsi già di fronte a qualcosa che, dal punto di vista strutturale, non funziona come dovrebbe. Bisogna passare di lato, dalle porte con le maniglie antipanico.

La porta rotta dell'ingresso all'Urbani
La porta rotta dell’ingresso all’Urbani

Inoltre, visto il prolungarsi del maltempo, con le piogge che cadono dalla giornata di ieri, nell’atrio d’ingresso anche se non sono apparse le consuete bacinelle per raccogliere l’acqua piovana, ci piove comunque. Proprio all’altezza della reception è uno stillicidio continuo sul marmo del pavimento. Con piccole pozzanghere, quasi invisibili, che si formano.

 

Considerato che da quelle parti ci passano tutti, è plausibile che, perdurando la situazione, qualcuno possa scivolare e cadere. E non è confortante pensare che, comunque, “sei nel posto giusto se dovessi farti male“.

L’atrio a fianco della reception dove contina a infiltrarsi l’acqua piovana

Nonostante le buone intenzioni dichiarate e conclamate, l’ospedale continua a soffrire “fisicamente” di un male congenito.

Chissà se prima o poi si troverà la cura efficace.

 

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