Jesi-Fabriano

Ospedale di Chiaravalle, sblocco dei lavori di manutenzione e gestione rapida ortopedica

Il consigliere regionale Busilacchi ha presentato un'interrogazione sulla questione, visti i rallentamenti causati dalla nota della direzione medica dell'ospedale di Jesi. Con il Fast Track il paziente bypasserà il Pronto Soccorso, per incontrare direttamente lo specialista

L'ospedale di Chiaravalle

ANCONA – Lavori di manutenzione dell’Ospedale di Chiaravalle per fine aprile e via libera al Fast Track ortopedico a Jesi senza dover passare per il Pronto Soccorso per i pazienti che accedono dagli ospedali di comunità di Chiaravalle, Cingoli e Loreto. È stata questa la risposta del presidente regionale Luca Ceriscioli all’interrogazione presentata dal consigliere regionale di Art.1-Mdp, Gianluca Busilacchi, sulla situazione del presidio ospedaliero Montessori di Chiaravalle.

I lavori di manutenzione dell’Ospedale di Chiaravalle erano stati annunciati da Ceriscioli durante la campagna elettorale, insieme al potenziamento dei profili professionali carenti, «due questioni sulle quali però non c’erano stati avanzamenti nell’ultimo anno», precisa il consigliere regionale di Art.1-Mdp, Gianluca Busilacchi.

Gianluca Busilacchi

«Ho preso atto – precisa il consigliere – che i lavori di manutenzione verranno consegnati entro fine aprile e che diversi ambulatori e sportelli sono già funzionanti, come mi auguro la prossima sostituzione dei profili professionali mancanti, cioè un tecnico per immagini, un medico e uno psicologo».

La questione dell’Ospedale di Chiaravalle, discussa nella seduta consiliare di ieri (2 aprile), si era venuta a creare il 20 aprile 2018 quando la direzione medica dell’Ospedale di Jesi aveva emesso una nota con la quale aveva stabilito che i pazienti con patologie traumatiche minori, dopo essere stati sottoposti agli esami radiologici presso i punti di accesso territoriali (PAT) di riferimento, in caso di consulenza ortopedica prima di essere indirizzati al Fast Track ortopedico dovevano passare tramite il Pronto Soccorso jesino.

Percorso rapido di gestione del paziente, il Fast Track ortopedico, permette di inviare il paziente dal triage direttamente allo specialista o alla diagnostica, bypassando il Pronto Soccorso, un iter volto alla semplificazione che era stato in un certo senso vanificato dalla nota del presidio di Jesi, che di fatto sottoponeva il paziente a due triage, uno nei ospedali di comunità di Chiaravalle, Cingoli e Loreto, e l’altro al Pronto Soccorso di Jesi.

Prima del provvedimento della direzione medica del Carlo Urbani, invece, i pazienti dopo la diagnosi venivano inviati dai medici dei PAT direttamente all’ortopedia di Jesi con un orario di visita già fissato per eseguire il Fast Track senza passare prima dal Pronto Soccorso.

«La direzione medica dell’Ospedale di Jesi con il suo provvedimento aveva complicato moltissimo il percorso dei pazienti – spiega il consigliere regionale Gianluca Busilacchi –  intasando l’ospedale di Jesi e dando un disservizio ai cittadini che si rivolgevano a Chiaravalle». Il consigliere ha espresso soddisfazione per la risposta del presidente regionale Ceriscioli che ha assicurato sbloccherà la questione per permettere ai pazienti di accedere nuovamente al Fast Track ortopedico senza più passare del Pronto Soccorso del Carlo Urbani.

I PAT degli ospedali di comunità, come ricorda Busilacchi, erano stati pensati per abbattere le lunghe attese che si registrano nei Pronto Soccorso e per garantire ai pazienti di Chiaravalle, Cingoli e Loreto, un’assistenza 24 ore su 24 per le problematiche di bassa gravità, come i codici bianchi e verdi, oltre ad una presa in carico immediata.

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