Jesi-Fabriano

Onafifetti: 50 anni di satira, 50 anni della nostra storia

"Ridendo e scherzando 50 ne fo" andato in scena al Teatro Pergolesi per celebrare il mezzo secolo di vita del gruppo cabarettistico jesino. Applausi a scena aperta, pubblico in piedi per Corrado Olmi

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Il saluto al pubblico degli Onafifetti al termine dello spettacolo al Teatro Pergolesi

JESI – Un evento più che uno spettacolo “Ridendo e scherzando 50 ne fo“, proposto dagli Onafifetti venerdì sera, 18 maggio, al Teatro Pergolesi.

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Piergiorgio Memè, Giovanni Filosa, Corrado Olmi, Pino Strabioli, Mario Sardella

Un evento perchè è stato un palcoscenico “partecipato”, calcato non solo da loro, i protagonisti, ma anche dagli amici di sempre che li hanno accompagnati in questo mezzo secolo di sodalizio cabarettistico e che con loro hanno festeggiato, insieme al pubblico. Un appuntamento dedicato a Carlo Javarone, Maurizio Bevilacqua, Nicola Rossini e Valter Bianchi.

Giovanni Filosa, Piergiorgio Memè, Mario Sardella, con al piano Marta Tacconi, hanno riproposto una cavalcata nel tempo, pungendo, come al solito, personaggi di allora e di adesso, proponendo situazioni e problemi con i quali la città si è trovata e si trova a dover fare i conti: scala mobile, ospedale, buche nelle strade e buco alla Fondazione Pergolesi Spontini, le banche del territorio che c’erano e non ci sono più, l’Ammimistrazione cittadina rivisitata attraverso la loro lente dalla quale filtra ironia.Onafifetti

La partecipazione straordinaria di un grande Corrado Olmi una “chicca” e, sul palco, anche la presenza, in una tribunetta “ortofrutticola”, di otto personaggi, rappresentanti delle realtà legate al nostro territorio, via via presentati dal conduttore della serata, Pino Strabioli. Vale a dire, Franco Iantosca, Gabriele Fava, Dino Mogianesi, Enrico Loccioni, Antonio Ramini, Andrea Pieralisi, Dori Von Au, Loretta Fabrizi.

«Abbiamo provato una grande emozione – racconta Giovanni Filosa – come non è mai avvenuto in altri momenti. Intanto ci siamo subito accorti di quanto il pubblico, che ci ha dimostrato calore e affetto, ami “rivedere” la Jesi di questi nostri 50 anni per ripercorrerla insieme a noi. Poi per la presenza di Corrado Olmi, straordinario, che ha fatto tantissimo con e per noi. Bellissimo ritrovare un personaggio che ha più di 90 anni, che cammina con il bastone dimostrando, però, che il suo cervello con il bastone non ci cammina affatto. Amore per la città, il suo, è venuto apposta da Roma». E il pubblico lo ha applaudito in piedi.onafifetti

Una passione grande quella degli Onafifetti, che hanno dedicato una vita a essere sempre se stessi nel raccontare “questo nostro tempo” in modo diretto, sempre sul filo di una dialettica ironicamente puntuale nell’individuare il dettaglio, il cuore, il pregio o il difetto, che caratterizzano un personaggio o una situazione. Storie di una città, le loro, che appartengono, ormai, alla storia della città.onafifetti

«Straordinaria sintonia e affetto – ci tiene a sottolineare, poi, Filosa – tra noi e i ragazzi che ci hanno affiancato in questo lavoro, Elisabetta Salvatori, Giorgia Gagliardini, Simone Caproli, Luciano Ciarrocca e Michele Magliola».onafifetti

«Vedere un teatro così pieno significa che c’è il ricambio generazionale, c’erano parecchi giovani e questo fa ben sperare perchè la satira è il sale della vita, è credere che qualcosa possa infine cambiare, evidenziando quello che non va sorridendo. E noi continueremo a farlo, ci puoi scommettere. Ma vorrei chiudere con una notizia fresca fresca: abbiamo fatto richiesta agli organi competenti che il 18 maggio diventi la giornata nazionale del “Trombamico“. Siamo fiduciosi». Non cambieranno mai…

(Foto Augusto Giglietti)

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