Jesi-Fabriano

Jesi, il “no” alla guerra dell’imprenditore Andrea Pieralisi

L'imprenditore jesino ribadisce con forza la propria contrarietà al conflitto ucraino, citando Pablo Neruda e affidandosi alla fede e alla solidarietà

L'imprenditore Andrea Pieralisi
L'imprenditore Andrea Pieralisi

JESI – No alla guerra. Senza se e senza ma. Andrea Pieralisi ribadisce in un messaggio televisivo la propria contrarietà al conflitto in Ucraina.

«La guerra è tornata ad urlare con forza la sua voce sinistra – dice Pieralisi, affidando la sua presa di posizione a Tv Centro Marche, la rete locale che coordina -. Dopo 2 anni di pandemia stavamo giusto scorgendo la luce in fondo al tunnel ed eccoci invece al punto di partenza, costretti impotenti ad assistere al tragico fragore delle bombe, a guardare con occhi rassegnati le macerie di intere città bombardate e le lacrime di popolazioni offese nel corpo e nella dignità dalla violenza. L’orrore scaturito dagli interessi dei grandi smuove le nostre coscienze».

Nella speranza che corridoi umanitari non rappresentino l’ultimo stadio della guerra, evidenzia l’imprenditore jesino, «le uniche armi a nostra disposizione sono quelle della fede e della solidarietà. Ogni giorno vi raccontiamo di tante iniziative diffuse sul territorio in aiuto del popolo ucraino. Iniziative che ci uniscono in una catena di contagiosa solidarietà. È questa la prova che esiste un volto buono e silenzioso dell’umanità che accoglie e non divide, che costruisce e non distrugge e che soprattutto ribadisce il suo convinto no alla guerra».

L’accorato appello termina con una citazione, prima che le note di “Give peace a chance” di Lennon prendano il sopravvento. «Come Pablo Neruda ha detto, le guerre sono fatte da persone che uccidono senza conoscersi per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono».

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