Jesi-Fabriano

Jesi, il nigeriano denunciato era sospettato di una rapina

A far scattare la reazione scomposta del nigeriano sarebbe stata la richiesta degli agenti di sottoporlo a controllo

Immagine d'archivio

JESI – Era sospettato di aver commesso una rapina pochi minuti prima del controllo della Polizia, il nigeriano di 28 anni denunciato per aver aggredito e sputato contro gli agenti del Commissariato martedì pomeriggio in via Setificio a Jesi. Sembra infatti che il nigeriano fosse il principale sospettato di aver rapinato uno straniero di un cellulare, prima delle 14 in via San Giuseppe, qualche centinaio di metri da dove è stato controllato.

Gli agenti della volante, chiamati da alcuni residenti, hanno sentito la testimonianza della vittima che forniva un identikit del suo aggressore: di colore, robusto e allontanatosi a piedi. Si sono quindi messi alla ricerca del rapinatore, convinti che non potesse essersi allontanato più di tanto dal luogo della rapina. E quando hanno intercettato il nigeriano, in via Setificio, in effetti poco distante, così somigliante alla descrizione fornita dalla vittima, hanno fatto scattare il controllo.

Da quella richiesta dei documenti la brutale reazione, che ha portato al ferimento di due agenti, per fortuna in modo superficiale. Dopo essere stato bloccato grazie all’intervento dei Carabinieri, il nigeriano è stato identificato e denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ma la Divisione Anticrimine della Questura sta valutando eventuali altri provvedimenti a suo carico, di competenza del Questore.

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