Jesi-Fabriano

Un concerto per i 25 anni della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi

Oltre 55 elementi si esibiranno alla chiesa dei Cancelli a Senigallia per il doppio appuntamento che si terrà anche nella città di Federico II

SENIGALLIA – Un quarto di secolo per la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ben 175 anni quelli passati dalla istituzione della banca. Una doppia ricorrenza da festeggiare al meglio e per cui sono state organizzate varie iniziative, la più importante delle quali è il concerto dell’orchestra giovanile internazionale dell’associazione “Premio Vallesina onlus”.

Un concerto-evento, dal titolo “Infiniti Mondi”, che si terrà al teatro Pergolesi di Jesi venerdì 21 giugno (ore 21), mentre sabato 22, alla stessa ora, sarà all’auditorium ex chiesa dei Cancelli di Senigallia. A esibirsi saranno i giovani che compongono l’ensemble, tutti tra i 18 e i 35 anni, provenienti dalle scuole musicali di Jesi, Recanati, Damasco, Gerusalemme, Sarajevo e Zagabria.

Gli oltre 55 elementi dell’orchestra giovanile internazionale dell’associazione “Premio Vallesina onlus”, accompagnati da cinque cantanti lirici, saranno diretti dal maestro marchigiano Stefano Campolucci per un viaggio attraverso i continenti e i generi musicali. In programma infatti ci sono musiche Čajkovskij, Puccini, Piazzolla, Bernstein, Morricone e Verdi per un repertorio che spazia dal classico alle colonne sonore di importanti film. L’ingresso sarà libero fino a esaurimento posti: oltre 500 a Jesi, circa 170 a Senigallia. Info: fondazionecrj.it

«È un concerto importante non solo per noi – spiega Alfio Bassotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi – che celebriamo i 25 anni di attività ma anche per la comunità stessa: è un progetto infatti di aggregazione internazionale, dove musicisti provenienti da esperienze diverse si fondono in un’unica realtà, nel segno della musica che unisce e supera le divergenze, nel segno della cultura che, ricordandoci il passato, ci permette di guardare verso il futuro con occhi nuovi. Oggi abbiamo davvero bisogno di belle espressioni come questa che sono modelli di vita: l’inclusione culturale è l’unica strada da percorrere».

Alcune immagini della conferenza di presentazione dell’iniziativa

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