Jesi-Fabriano

Jesi Barocca, il Campus che cresce talenti nella città di Pergolesi

Oltre venti gli allievi che hanno risposto agli insegnamenti di violino, violoncello, canto e fagotto, sede i saloni affrescati e eleganti di Palazzo Honorati Carotti. Via ai concerti

Il Campus Jesi Barocca

JESI – Quattro insegnamenti e oltre venti allievi anche da estremo Oriente e Sud America, un contenitore e l’atmosfera barocchi della città di Pergolesi, cinque appuntamenti in musica dal 29 luglio all’8 agosto. È il Campus Jesi Barocca, progetto culturale prodotto dalla Fondazione Lanari con il sostegno della Regione e del Comune di Jesi.

«Una iniziativa che valorizza l’identità profonda di Jesi, su cui aleggia il genius loci di Pergolesi – dice l’organizzatore Gianni Gualdoni –  una offerta culturale che in soli tre anni ha fatto passi da gigante per l’ampliarsi degli insegnamenti, ora anche canto e fagotto oltre violino e violoncello, il livello degli insegnanti, la risposta, la creazione di una ensemble barocca: una realtà unica per le Marche, rara a livello nazionale».

Da sinistra Alessandro Ciccolini, Gianni Gualdoni, Sonia Prina e l’assessore Luca Butini

Sede del Campus i saloni affrescati e eleganti di Palazzo Honorati Carotti. «Qui- evidenzia Gualdoni- un Pergolesi bimbo è sicuramente stato e ha suonato, nella casa della famiglia Honorati che ne era protettrice. Jesi è una capitale mondiale del barocco grazie a lui».

La scuola di alta specializzazione del Campus vede docenti la primadonna Sonia Prina, artista milanese contesta dai teatri di tutto il mondo che tiene la Masterclass di Canto barocco. «A Jesi ero stata anni fa per il Festival- dice l’artista- una città meravigliosa. Purtroppo, data la situazione, non abbiamo potuto avere tutti gli allievi che avremmo voluto ma la risposta, nonostante tutto, è stata eccellente con partecipanti da buona parte d’Italia e anche di varie nazionalità, dalla Corea al Giappone all’Argentina». Alla master di violino c’è il virtuoso dello strumento Alessandro Ciccolini: «Sembrava una follia all’inizio ma siamo riusciti ad andare avanti. Due gli auspici: che questo palazzo possa continuare a restare lo scenario ideale dell’iniziativa e che si accorga di noi la Fondazione Pergolesi Spontini, magari in un Festival dove spesso compaiono anche proposte che con Pergolesi hanno poco a che fare».

Rebeca Ferri, interprete specialista tra le più apprezzate, cura l’insegnamento del violoncello, Giovanni Battista Graziadio quello di fagotto. Alle masterclass si accompagnano laboratori e una mostra di strumenti barocchi, con la presenza di mastri artigiani internazionali come l’archettaia francese Marie-Eve Geeraert e la liutaia spagnola Laura Guijarro.

Con il Gala Concerto di Canto Barocco dei solisti dell’Accademia Jesi Barocca del 29 luglio (ore 21) via ai concerti – accesso contingentato e prenotazione obbligatoria: il 2 agosto l’Orchestra Barocca delle Marche con L’estro armonico, il 4 agosto Pensando a Pergolesi con l’ensemble Accademia del Leone, il 6 La sera dei violoncelli, l’8 agosto il Gran Concerto del Campus.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare