Jesi-Fabriano

Museo Stupor Mundi, resta uno solo in gara

Esclusa per carenza di documentazione la seconda start up che aveva risposto al bando per gestione e rilancio della struttura dedicata a Federico II. Ora tocca alla commissione valutare l'unico progetto in piedi

L'ingresso al Museo Federico II Stupor Mundi

JESI – Per la gestione e il rilancio del museo virtuale Stupor Mundi di piazza Federico II, è una sola la start-up rimasta in corsa. L’altra, delle due che avevano risposto al bando, è stata esclusa dalla gara a causa della carenza di documentazione.

Sarà ora una commissione a valutare l’unico dei due partecipanti rimasto. L’assegnazione non è automatica, il progetto presentato dovrà comunque essere passato al vaglio della commissione ed essere giudicato adeguato.

Fra i criteri premiati il carattere innovativo dell’iniziativa proposta, la sostenibilità economica e finanziaria del progetto imprenditoriale (autofinanziamento e capacità di intercettare risorse aggiuntive), le prospettive di mercato del Museo Federico II connesse all’ottimizzazione del suo posizionamento, al miglioramento della sua capacità attrattiva e al potenziale impulso ai flussi turistici. Valorizzate inoltre la capacità del progetto di generare occupazione e sviluppo, le proposte di innovazione tecnologica rispetto alla situazione attuale, la capacità di sviluppare sinergie con la rete museale comunale e di instaurare rapporti di collaborazione con la Fondazione Federico II Hohenstaufen, il Museo diocesano, l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia.

Il Comune, proprietario dello Stupor Mundi dallo scorso novembre, garantirà otto anni di gestione ma per i soli primi tre anni un contributo annuale di 150 mila euro.

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