Jesi-Fabriano

Se ne va il pioniere degli autotrasportatori jesini, addio a Silvano Piersigilli

Storico fondatore del G.A.J, aveva 87 anni. I funerali saranno celebrati nella chiesa Madonna del Divino Amore di Jesi

Silvano Piersigilli

JESI – Se n’è andato Silvano Piersigilli, lo storico fondatore del G.A.J.-Gruppo Autotrasportatori Jesi, una delle prime cooperative sociali della regione Marche. La sua idea, condivisa da altri 8 amici e colleghi, fu quella di unire le risorse per dare vita a una cooperativa per poter lavorare meglio e in modo coordinato sul territorio.

Era il 1968 e ancora, giuridicamente, di società cooperative non se ne sentiva parlare. Aveva 87 anni Piersigilli, sposato e padre di due figli, ma anche amorevole nonno di sette nipoti che erano la sua gioia. Si è spento ieri sera (mercoledì 17 novembre) alle 22,30 nella sua abitazione, circondato dall’amore dei suoi cari, per i quali è sempre stato un punto di riferimento per la profonda umanità, la determinazione e l’allegria. La salma è stata composta alla Casa del Commiato di Bondoni (via dell’Industria, a Castelplanio), dove oggi sarà aperta la camera ardente. I funerali saranno celebrati sabato alle ore 10,30 nella chiesa Madonna del Divino Amore di Jesi, poi l’ultimo viaggio verso il cimitero comunale di Jesi dove Piersigilli riposerà.

Lascia nel dolore la moglie Delfina Scuppa, i figli Mirella e Tiziano, la nuora Elisabetta e i suoi nipoti Riccardo, Leonardo, Ludovica, Michele, Sara, Silvia e Luca. Lascia tanti amici, ex soci e persone che lo hanno conosciuto e stimato. «Mio padre era una persona meravigliosa – lo ricorda con amore la figlia Mirella – ci ha insegnato tanto, con il suo carattere speciale, grintoso, allegro, la bontà e la profonda umanità, e pure quell’orgoglio che lo ha sempre accompagnato. Un uomo importante, sicuramente, anche per l’impronta lavorativa che ha lasciato». Appassionatissimo di motocross, ha trasmesso la sua passione al figlio Tiziano regalandogli la prima moto per gareggiare quando era solo un ragazzino. Vedeva lontano Silvano, per la famiglia così come per il lavoro.

Silvano Piersigilli in una foto storica in azienda


Negli anni Sessanta, Silvano Piersigilli riunì gli autotrasportatori sotto il nome di “Gruppo”, che dava anche l’idea immediata dell’amicizia, della condivisione d’intenti e della grande coesione anche umana oltre che professionale, alla base di quel progetto per quell’epoca davvero all’avanguardia. Silvano Piersigilli, originario di Serra San Quirico, determinato e geniale com’era, fu cuore e mente del G.A.J., dove presto coinvolse anche l’amico Augusto Bartolini scelto come direttore amministrativo. «Un uomo dall’altissima integrità morale, una rettitudine che difficilmente ho trovato in altre persone – lo ricorda con commozione Bartolini, ora in pensione – sono stati anni bellissimi insieme. Ha fondato qualcosa di grande, se pensiamo che all’inizio erano in 9 e quando Silvano, circa 10 anni fa, ha lasciato la Cooperativa sia per sopraggiunti limiti di età ma anche per qualche acciacco di salute, la G.A.J. contava 60 soci lavoratori. Ha avuto la capacità di mettere insieme autotrasportatori jesini ma anche da altre parti della regione Marche, dando sempre loro la spinta nella direzione giusta. Anche quando abbiamo aperto l’ufficio a Milano lo si deve alla sua grande determinazione e lungimiranza. Sapeva esattamente cosa fare e tutti lo seguivano senza battere ciglio, animati da fiducia e stima. Se n’è andata una gran persona – conclude Bartolini – che ha dato molto non solo alla sua famiglia, ma anche alla collettività». La società cooperativa “G.A.I.” (ex G.A.J.), che attualmente ha sede nella zona industriale Zipa di Jesi, ha realizzato un libro commemorativo per i 40 anni degli autotrasportatori jesini, le cui pagine più intense sono state scritte proprio ricordando Silvano Piersigilli. Partecipano al lutto anche i soci e gli impiegati GAJ che ricordano come Silvano Piersigilli abbia «guidato con orgoglio per più di 40 anni, sia come socio trasportatore che come Presidente, una piccola realtà trasformandola in un’azienda solida e rispettata in tutto il territorio nazionale. Lo salutiamo con grande affetto, non solo per il suo ruolo ma per la persona aperta, simpatica e disponibile che era con tutti noi».

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