Jesi-Fabriano

A Morro D’Alba si accende la videosorveglianza

Cinque telecamere nelle vie d'accesso al paese della Vallesina, finanziate dai proventi delle multe stradali. Ad installarle l'Unione dei Comuni

videocamere di sorveglianza
Videocamere di sorveglianza

MORRO D’ALBA – Si accende la videosorveglianza a Morro D’Alba, San Marcello e Belvedere Ostrense. Grazie agli incassi derivanti dalle multe stradali, l’Unione dei Comuni ha scelto di investire nelle telecamere a circuito chiuso, in grado di “leggere” e registrare le targhe delle auto in transito. Filmati ovviamente a disposizione delle sole forze dell’ordine.

Il sindaco di Morro D'Alba, Enrico Ciarimboli, al centro, con gli assessori Raniero Romagnoli e Alessandra Boldreghini
Il sindaco di Morro D’Alba, Enrico Ciarimboli, al centro, con gli assessori Raniero Romagnoli e
Alessandra Boldreghini

«A Morro d’Alba – riferisce il sindaco Enrico Ciarimboli – sono visibili lungo le vie di accesso al paese: via Marciano in direzione Monte San Vito, via del Mare nei pressi degli impianti sportivi in direzione Senigallia, e in via Roma in direzione Jesi. Inoltre è stata piazzata una telecamera in direzione dell’ingresso alla zona industriale ed una all’accesso di via S. Maria del Fiore. Le telecamere, collegate via radio alla centrale operativa della Polizia Municipale, sono dotate di tecnologia ocr, per cui leggono e registrano le targhe dei veicoli in transito in entrambi i sensi di marcia».

Intuibili le motivazioni che hanno spinto i tre Comuni a puntare su tali dispositivi: «Il sistema svolgerà una funzione di monitoraggio preventivo e, si spera, dissuasivo verso azioni criminali, soprattutto nei confronti della proprietà privata, e di valido aiuto ad eventuali indagini delle forze dell’ordine – è l’auspicio del sindaco di Morro D’Alba -. Ovviamente le informazioni non sono accessibili a chiunque. Nel rispetto della normativa sulla privacy, solo i vigili urbani, le forze dell’ordine ed eventualmente la magistratura possono accedere ai filmati e ai tabulati. Già in passato l’Unione aveva fornito ai comuni delle telecamere di videosorveglianza, ma le precedenti amministrazioni di Morro d’Alba avevano optato per l’istallazione lungo il camminamento della Scarpa: scelta forse utile per dissuadere giovinastri dal compiere gesti di vandalismo o per documentare il furto di primi baci, ma poco funzionale alla sicurezza dei morresi. Questa volta è stata fatta una scelta diversa, che i cittadini stanno mostrando di apprezzare».

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