Jesi-Fabriano

Montecarotto, il Teatro Comunale tra canti popolari e sperimentazioni musicali

La Macina inaugura i festeggiamenti per i cinquant'anni di attività con la Pasquella di Montecarotto, sabato 6 gennaio. Una settimana dopo l'associazione 13 Gradi Est presenta il secondo appuntamento della stagione teatrale

Microclima
Microclima

MONTECAROTTO – Canti popolari e della tradizione, sperimentazioni musicali con giovani artisti. Il Teatro Comunale di Montecarotto ospita due serate molto diverse tra loro: sabato 6 gennaio il palcoscenico è tutto del gruppo La Macina, mentre il 13 gennaio l’appuntamento è con la rassegna cinematografica organizzata dall’associazione 13 Gradi Est.

La Pasquella di Montecarotto
La Pasquella di Montecarotto

Adriano Taborro, Gastone Pietrucci, Marco Gigli, Roberto Picchio e Riccardo Andrenacci inaugurano con la rassegna nazionale della Pasquella di Montecarotto il cinquantesimo anno dell’attività de La Macina già ribattezzato “Non altro che il canto 1968-2018. Cinquanta anni di arte e di passione de La Macina”. Sarà pieno di eventi importanti per la storica formazione musicale del folk italiano, che sabato dà appuntamento al Teatro Comunale di Montecarotto alle 15,30 con “La Pasquella” , rassegna di canti e danze della tradizione popolare curata e presentata da Gastone Pietrucci. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Metropolis MontecarottoDi tutt’altro genere l’appuntamento organizzato dall’associazione culturale 13 Gradi Est che il prossimo 13 gennaio ospita al Teatro Comunale i giovani artisti fabrianesi dell’associazione Microclima. L’appuntamento alle 21.15 con “90° METROPOLIS”, una sperimentazione musicale
sulle immagini del film di Fritz Lang del 1927. I fabrianesi di Microclima proporranno la sonorizzazione dal vivo di parti del celebre film, che nel 2017 festeggiava il novantesimo anniversario, raccontando la sua forza narrativa in chiave moderna, in chiave rock-sperimentale. Nel film, Metropolis rappresenta la megalopoli del futuro, divisa in due parti. Nella città di sopra vivono i ricchi che godono di tutti gli agi. In quella inferiore gli operai, sfruttati come schiavi. Maria, che si occupa dei bambini di questi ultimi, li conduce un giorno a vedere un giardino della città di sopra. Qui incontra per la prima volta Freder, figlio del padrone assoluto di Metropolis, Frederer. Turbato dalla sua bellezza il giovane la va a cercare e scopre la dura vita degli operai. Maria mette tutte le sue forze nel tentativo di realizzare una mediazione tra quelle che definisce “le braccia e il cervello”, ma lo scienziato Rotwang la rapisce e dona le sue sembianze a un robot che istigherà gli operai alla ribellione. Capolavoro del cinema in assoluto e di quello di fantascienza in particolare Metropolis va collocato nella complessità socio-culturale del periodo in cui venne realizzato. Per info e prenotazioni 3278587252 oppure scrivere a 13gradiest@gmail.com.

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