Jesi-Fabriano

Modulor – Architetture di Suono: a Jesi un nuovo festival elettroacustico

Prendete nota: venerdì 25 agosto, Cortile del Palazzo della Signoria. Si parte con il concerto del visionario Kaouenn e i live di due punte di diamante della scena italiana: Nicola Manzan e Blak Sagaan

Kaouenn (“gufo” in lingua bretone) è l’alter ego di Nicola Amici

Prendete nota: venerdì 25 agosto, Cortile del Palazzo della Signoria, nel cuore storico della città di Jesi. C’è un nuovo festival elettroacustico nelle Marche, Modulor – Architetture di Suono. La prima edizione nasce dal sodalizio tra Acusmatiq di Ancona, uno dei più longevi festival nazionali nell’ambito della musica elettronica ed ed elettroacustica, Comune di Jesi, associazione culturale Acusmatiq MATME e agenzia per lo spettacolo PEYOTE creativity contamination system. Realtà che si sono unite per dar vita ad un nuovo progetto che cerca di collegare gli esperimenti più interessanti nell’ambito della ricerca musicale supportata dalla tecnologia con la riscoperta e la valorizzazione della storica ed importante vocazione del territorio marchigiano nell’ambito della musica elettronica.

«Obiettivo del format – spiegano gli organizzatori – è far crescere un senso di consapevolezza e promuovere l’apertura verso nuove forme ed espressioni musicali, mettendole in relazione virtuosa con il territorio ed il suo tessuto culturale specifico. In tale ottica il festival Modulor invita musicisti di fama nazionale ad interagire con quelle che sono delle testimonianze (e degli strumenti musicali veri e propri) del retaggio manifatturiero musicale elettronico storico proprio della provincia di Ancona».

Si partirà col botto, con il trascinante concerto del visionario Kaouenn e i live di due punte di diamante della scena italiana: Nicola Manzan e Blak Sagaan, a partire dalle ore 21.15. A Modulor, oltre alle loro singole performance, i due musicisti veneti daranno vita ad una primizia assoluta: Pino Dronaggio, progetto che li vede per la prima volta insieme. Impreziosirà il tutto un incontro ad ingresso libero (ore 19,15) sulla vocazione elettronica della nostra regione dal titolo “Marche, terra di sintetizzatori” moderato dal musicista e direttore artistico Paolo F. Bragaglia e da Leonardo Gabrielli, entrambi del direttivo del Museo del Synth Marchigiano.

Un programma con tutti gli ingredienti che appassionano: l’esplorazione di forme e stimoli musicali mai scontate e il rapporto col territorio, qui esaltato anche da una delle architetture quattrocentesche più importanti della regione. In caso di maltempo l’evento si svolgerà con le medesime modalità presso la Chiesa di San Bernardo Abate, in Via Valle 3, sempre a Jesi.

I musicisti di Modulor – Architetture di Suono

Kaouenn (“gufo” in lingua bretone) è l’alter ego di Nicola Amici, musicista polistrumentista nato e cresciuto a Jesi. Il solo-project Kaouenn debutta nel 2016 con l’eponimo album che gli consente di esibirsi in Italia, Francia, Belgio e Svizzera. Il successivo “Mirages”, accolto calorosamente dalla critica, esce nel 2021 (Beautiful Losers/Bloody Sound) e mette in luce il suo peculiare approccio obliquo tra generi: psichedelia, world music, krautrock, elettronica ed ambient.

Nicola Manzan presenta dal vivo il suo ultimo album “Nikolaj Kulikov” (2022, Overdrive/Dischi Bervisti), lavoro in cui il polistrumentista trevigiano tratteggia, tra elettronica analogica sperimentale e kosmische musik vicina ai Tangerine Dream, le gesta di un misterioso militare russo che durante gli anni Settanta fu prescelto dall’Armata Rossa per intraprendere un percorso di addestramento tra terra e cosmo volto a creare un sistema di difesa analogo a quello che gli Stati Uniti, nel decennio successivo, avrebbero identificato come scudo spaziale.

Blak Saagan, all’anagrafe Samuele Gottardello, propone l’album “Se ci fosse la luce sarebbe bellissimo”, sua ultima uscita del 2021 (Maple Death), a base di digressioni elettroniche eclettiche e cangianti su strumenti analogici, tra stilemi estratti da krautrock, new wave, ambient, come dalle visionarie sonorizzazioni per colonne sonore create dai maestri italiani Morricone, Macchi, Piccioni, Umiliani e Alessandroni.
Fiore all’occhiello della serata sarà il battesimo live del progetto Pino Dronaggio, che vede i due musicisti veneti unire sensibilità ed intenti in un vortice elettronico tanto straniante quanto affascinante.

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