Jesi-Fabriano

«Mi dispiace Francesco, purtroppo è andata così». Le toccanti parole del maresciallo Martarelli al fidanzato di Mariya

Il comandante della Stazione Carabinieri di Cupramontana ha avuto parole di conforto per il ragazzo. Tristezza nel volto anche per Lorenzo Mazzieri, referente provinciale della Protezione Civile

Francesco, il fidanzato di Mariya, fermo a pochi metri dall'uliveto
Francesco, il fidanzato di Mariya, fermo a pochi metri dall'uliveto

CUPRAMONTANA – Il maresciallo dei Carabinieri, Luca Martarelli, comandante della Stazione di Cupramontana, esce dall’uliveto dove Mariya si è uccisa, e si avvicina al nastro bianco e rosso di contenimento, steso da parte a parte sulla strada, dove si affollano gente comune, giornalisti, fotografi.

Il maresciallo Luca Martarelli mentre conforta Francesco
Il maresciallo Luca Martarelli mentre conforta Francesco

«Dov’è Francesco?» chiede. Il fidanzato di Mariya era lì, pochi minuti prima. Occhiali scuri, volto spaesato. Poi era tornato indietro infilandosi in un’autovettura ferma lì vicino.

«Ditegli che non è il caso, ora, che la veda…» dice il militare.

Poi ci ripensa. Vuole andare da lui. E lo raggiunge nell’auto bianca dove il ragazzo è seduto sui sedili posteriori.

Il maresciallo Luca Martarelli, comandante della Stazione Carabinieri di Cupramontana
Il maresciallo Luca Martarelli, comandante della Stazione Carabinieri di Cupramontana

«Francesco mi dispiace – gli dice il maresciallo -, purtroppo è andata così… vai dalla mamma adesso, non stare qui, vai a confortarla».

«Siamo tutti addolorati. Una ragazza così giovane…».

Lorenzo Mazzieri, referente provinciale della Protezione Civile, ha negli occhi una tristezza infinita. Va e viene dall’uliveto della Romita.

Lorenzo Mazzieri, referente provinciale della Protezione Civile

«In campo c’erano 60 volontari con quattro squadre del Gruppo Cinofilo di Jesi della Protezione Civile – spiega – ce l’abbiamo messa tutta ma non immaginavano potesse, purtroppo, finire così».

 

 

 

 

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