CHIARAVALLE – È affranto Simone Piergigli, il titolare dell’Edicola Sul Ponte in corso Matteotti, messa sotto sequestro questa mattina dalla Guardia di Finanza di Ancona. Il quarantaquattrenne originario di Falconara è lì, sconsolato, di fronte all’edicola in pieno centro a Chiaravalle chiusa dai sigilli, con l’animo in subbuglio e la speranza di tornare presto al suo lavoro di edicolante. «Da sei anni, da quando ho acquisito l’attività – dice Piergigli – ho cercato in ogni modo di informarmi su una situazione che non era chiara dall’inizio: ho chiesto documenti in comune ed anche in Provincia ma nessuno mi ha aiutato né mi ha chiarito la situazione».
E così si è arrivati a questa mattina quando si sono presentati in edicola due agenti della sezione navale della Guardia di Finanza che lo hanno messo al corrente della decisione di mettere sotto sequestro probatorio il manufatto che ufficialmente è posizionato in viale Montessori e non su corso Matteotti, ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale. I problemi deriverebbero proprio dal fatto che l’edicola dal 2002 è stata trasferita da un lato all’altro della strada e quella zona è di proprietà demaniale e quindi non può accogliere una costruzione del genere.
«Mi hanno detto che il manufatto è abusivo e lo hanno posto sotto sequestro. Mi chiedo però, ad esempio, perché allora ho sempre dovuto pagare la tassa dei rifiuti al comune di Chiaravalle se quella zona è demaniale e non comunale?». La domanda che sorge spontanea è immediata. Perché se viale Montessori è di proprietà del demanio ci sono parcheggi a pagamento le cui tariffe ed entrate sono riscosse dal Comune? E perché gli ambulanti del mercato del venerdì e delle varie fiere e feste che hanno la loro attività in viale Montessori devono pagare l’imposta di occupazione del suolo pubblico al Comune? Sembra proprio che si sia solo alla prima pagina di un libro pieno di misteri e che potrebbe riservare molte sorprese.
Nel frattempo a Piergigli è giunta la solidarietà di tanti clienti e della fidanzata Sonia, che Simone sposerà il 29 aprile 2018, che in un post su facebook gli ricorda che «essere una coppia significa saper superare i problemi e gli imprevisti insieme, significa essere più uniti, significa non essere soli, e quando non si è soli, tutto è più leggero; quando hai la salute e due famiglie che ti sostengono niente è impossibile e tutto può cambiare e aggiustarsi». E Simone, che a Chiaravalle è conosciutissimo, torna ad essere speranzoso. «Spero che il mio avvocato Emanuele Giorgini riesca a dimostrare la totale assenza di colpa: io ho cercato di fare tutto in modo trasparente e spero solo di tornare a fare presto il mio lavoro».
