Jesi-Fabriano

Mediazione familiare, a Jesi un convegno

Ad aprire i lavori, venerdì 12 maggio, a partire dalle ore 15, nella sala convegni della Fondazione Colocci, l'assessora ai Servizi Sociali del Comune di Jesi Marisa Campanelli e la presidente dell'Ordine degli Avvocati di Ancona, Serenella Bachiocco

JESI – La sala convegni della Fondazione Colocci di Jesi ospita, venerdì 12 maggio, l’incontro dal titolo “La mediazione familiare. Aspetti giuridici e psicologici per la risoluzione del conflitto in ambito familiare”. Ad aprire i lavori, a partire dalle ore 15, l’assessora ai Servizi Sociali del Comune di Jesi Marisa Campanelli e la presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona, Serenella Bachiocco. Tra i relatori, la psicologa e psicoterapeuta Romina Pulita con un intervento su “Differenze tra la terapia familiare e la mediazione. Utilità della mediazione: perchè e quando”; il magistrato distrettuale presso la Corte di Appello di Ancona Pietro Merletti con la relazione dal titolo “Indagine sull’applicazione della mediazione familiare in Italia“. Inoltre, Cesare Bulgheroni, avvocato e mediatore dell’Organismo di Conciliazione forense di Milano e di Varese con “Differenze e complementarietà tra la figura del mediatore e l’avvocato”; a seguire, la psicologa, formatrice e mediatrice Daniela Galli con “Mediazione familiare e c.t.u. a confronto tra indipendenze e connessioni”. A coordinare i lavori l’avvocata del Foro di Ancona (AfJ) Federica Finucci.

Il mediatore familiare nasce negli anni Settanta negli Stati Uniti, per poi arrivare in Canada e approdare in Europa. Sono oggetto di questo “servizio”, ad esempio, i tempi di permanenza dei figli con ciascun genitore e la loro residenza; i rapporti economici tra le parti e la divisone delle proprietà comuni. «È un modo diverso di affrontare la riorganizzazione familiare in una coppia che ha deciso di porre fine alla storia, evitando la via legale. Il mediatore aiuta le parti a ritrovare la comunicazione facendo emergere i bisogni effettivi delle persone, in maniera consapevole e per questo duratura. È estraneo e neutrale, aspetti importanti per far ritrovare il dialogo e arrivare ad una composizione del conflitto, passaggio importante soprattutto poi per i figli», dice Roberta Strampelli, referente per l’associazione “Equilibrio & Risoluzione delle Controversie“. L’evento jesino, aperto a tutti, è organizzato con il Patrocinio del Comune di Jesi, con l’associazione Italiana Mediatori Familiari e con l’associazione Equilibrio & Risoluzione del Conflitto.

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