Jesi-Fabriano

Massimo Stronati confermato Presidente di Confcooperative Marche

Le 371 cooperative delle Marche che condividono valori e progetti hanno bisogno di meno burocrazia e aiuti economici veri per sostenere molti settori in difficoltà

Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Marche

«Il mondo della cooperazione esce dalla pandemia da Covid-19 con la grande voglia di salvare e rilanciare le imprese».

Ecco il messaggio che lancia Massimo Stronati, confermato alla guida di Confcooperative Marche dall’assemblea regionale.

«Per non lasciare nessuna cooperativa sola – dice Stronati – occorre un piano di rilancio vero che assicuri fondi e liquidità senza la confusione che regna ancora in questo momento». I comparti dello spettacolo, della cultura e del sociale inteso come mondo al servizio dei minori e dei disabili, il mondo della ristorazione che comprende anche la refezione scolastica necessitano di risposte vere e non più prorogabili.

Per Stronati le prime richieste sul tavolo sono due. «Meno burocrazia altrimenti non ce la facciamo nemmeno a ricevere gli aiuti promessi dal Governo e sostegno economico inteso come ammortizzatori sociali, ristoro per le anticipazioni della Cassa Integrazione altrimenti non facciamo che sommare difficoltà ad altre difficoltà».

Il dubbio è se il mondo cooperativo rischi di perdere il proverbiale sguardo al futuro. «Sono ottimista per natura – conclude Stronati – e non mi lascio certe abbattere dalla difficoltà. Siamo la possibilità di uscire da questa fase così critica solo lo faremo facendo ognuno la propria parte». «Cooperare all’infinito perché cooperare è la parola più bella del vocabolario, apre delle possibilità ma non delle certezze. Non cerca la fine ma va verso l’infinito”, sono le parole del presidente di Confcooperative Marche, Massimo Stronati, ispirato dal recente bicentenario dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi.

Sono 371 le cooperative che aderiscono a Confcooperative Marche, un sistema nel quale sono occupate 10.500 persone che, con il loro lavoro, contribuiscono al valore dell’economia marchigiana con un fatturato complessivo che ammonta a 1,2 miliardi di euro. Il concetto ribadito nel corso dell’assemblea è che non bisogna aver paura di avere coraggio tirando fuori le risorse e la voglia di non arrendersi per affrontare le inevitabili conseguenze economiche e sociali di questa crisi. Al consesso regionale è intervenuto il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. «Abbiamo il dovere della speranza – ha detto Gardini – di lavorare per la costruzione di un Paese che possa offrire un avvenire ai nostri giovani. Contiamo anche sull’Unione europea che sembra non essere più solo rigore dei conti ma anche risorse per la crescita, per i popoli e la solidarietà”. Come cooperazione, ha aggiunto Gardini, “crediamo che l’integrazione fra pubblico e privato sia una chiave di sviluppo per creare la sostenibilità economica e sociale a cui lavoriamo da tempo per il futuro di un vero Paese”.

All’assemblea di Confcooperative Marche, sono intervenuti anche Alessia Morani, Sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Mastrovincenzo, Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche

© riproduzione riservata