Jesi-Fabriano

Jesi, Giampaoletti incalza l’amministrazione sulla vegetazione incolta

Il consigliere comunale di minoranza invoca un'ordinanza del sindaco per obbligare i privati a occuparsi dello sfalcio delle erbacce che invadono le strade e i marciapiedi

Marco Giampaoletti
Marco Giampaoletti

JESI –Vegetazione incolta, Marco Giampaoletti invoca l’ordinanza. Il consigliere comunale d’opposizione incalza l’amministrazione a intervenire. «Basta fare un giro nella nostra città per vedere le problematiche che vengono causate sia dalle piante comunali che quelle di privati – tuona -. In alcune strade come via Merciai, via Garibaldi, via XXIV Maggio, via Mastella, via Rinaldi ecc., ci sono delle piante o siepi che invadono la sede stradale. Si può accertare lo stato di abbandono in cui versano alcune aree, sia all’interno che all’esterno del centro abitato, per le quali non vengono eseguite le ricorrenti operazioni di sfalcio dell’erba ed eventuali potature delle essenze arboree».

Giampaoletti chiede pertanto un’ordinanza del sindaco, in vigore da maggio a settembre, «che obblighi a tutti i proprietari frontisti dei fondi laterali alle strade comunali e vicinali e a tutti i proprietari frontisti di aree o spazi pubblici e comunque a tutti i proprietari di terreni incolti in genere di procedere a propria cura e spese, alle seguenti opere. Durante la stagione estiva, il territorio può essere soggetto a gravi danni, con conseguenze anche sulla pubblica incolumità, a seguito di incendi che possono svilupparsi nelle aree incolte o abbandonate, infestate da sterpi ed arbusti, i quali possono risultare di facile esca o strumento di propagazione del fuoco, con suscettività ad estendersi in attigue aree cespugliate o erborate, od anche su terreni normalmente coltivati, nonché in eventuali strutture ed infrastrutture antropizzate poste all’interno o in prossimità delle predette aree».

Oltre alla ordinanza però, «il sindaco Bacci – sempre secondo Giampaoletti – dovrà dare esempio con la sua amministrazione e si dovrà adeguare e non aspettare che le forze dell’ordine richiedano alcuni interventi, come ad esempio nel parco del Vallato per incrementare la sicurezza. Vi sono anche altre zone che sono a rischio di visibilità, dove bisogna attivarsi alla stessa maniera. Fortunatamente per alcune piante sono intervenuti i Vigili del fuoco, chiamati molto spesso dai cittadini».

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