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Marche e Umbria, patto d’alleanza per l’innovazione territoriale nel segno del laboratorio di alta formazione “Situm”

Al Gruppo Loccioni di Angeli di Rosora il saluto agli studenti e il lancio dell'esperienza formativa che vedrà impegnati 40 studenti di UnivPm e Università di Perugia

Tutti i partner del progetto Situm

ROSORA – Si scrive Situm ma si legge “Scuola di Innovazione Territoriale Umbria Marche”, un’esperienza formativa rivolta a una quarantina di studenti delle Università Politecnica delle Marche e Università degli Studi di Perugia che, dopo aver superato la selezione, potranno partecipare a questi corsi speciali, trampolino verso un brillante mondo del lavoro.

Ieri, venerdì 10 dicembre, presso lo stabilimento Loccioni di via Fiume – prima azienda delle Marche ad aver aderito in maniera entusiastica alla rete di aziende marchigiane e umbre coinvolte – il saluto delle Autorità agli studenti e il via del progetto. “Situm”, come spiega il presidente del Gruppo Loccioni Enrico Loccioni, è un «progetto che offre ai giovani la possibilità di mettere in parallelo formazione e lavoro, perché la scuola di ha permesso di selezionarci, la nostra stessa realtà di diventare una scuola di formazione delle nostre risorse. Il laboratorio di transizione ecologica è attivo già dal 1985. Credo che gli studenti debbano percorrere percorsi paralleli tra studio e lavoro. Questo progetto che unisce due territori vicini, due Camere di Commercio, due Università è la dimostrazione che insieme si va più lontani».

Enrico Loccioni presidente del Gruppo Loccioni

Nato nel 2020 Situm crea un ponte tra la richiesta di competenze e di persone del mondo delle imprese e degli operatori economico-sociali e i percorsi formativi degli Atenei. In Situm docenti e manager condividono conoscenza ed esperienza a beneficio degli studenti, le imprese partecipano alla definizione dei progetti formativi indicando le competenze necessarie per la loro competitività e i giovani possono orientarsi nelle scelte o completare la loro formazione consapevoli di cosa trovano ad aspettarli. Situm raccoglie in un unico laboratorio di alta formazione le imprese, le Camere di Commercio di Umbria e Marche, l’Università Politecnica delle Marche e l’Università degli Studi di Perugia i cui Magnifici Rettori, il professor Gian Luca Gregori e il prof. Maurizio Oliviero (ieri assente per problemi familiari), hanno fortemente voluto questo progetto.

Importante il sostegno di BPER Banca, che ha offerto le borse di studio per le studentesse e gli studenti. «Il tutto con un obiettivo comune – sottolinea il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori parlando a nome anche del professor Oliviero – creare lavoro e imprenditorialità e favorire lo sviluppo del territorio Umbro-Marchigiano. I corsi che iniziano sono frutto di un lavoro certosino di docenti delle università di Perugia e nostri, un lavoro in stretta sinergia. È fondamentale creare sviluppo, come fondamentale è la vostra presenza – aggiunge rivolgendosi alla platea di studenti – questo progetto da un grande vantaggio: quello di entrare direttamente nelle imprese perché altrimenti il rischio concreto potrebbe essere quello di avere giovani laureati che non sono mai entrati in un’azienda, non hanno concretezza del lavoro. Stiamo lavorando a un allargamento territoriale del progetto con altri atenei».

Il magnifico rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori

I corsi

Due atenei coinvolti, come detto, e due corsi inter-universitari perché “Situm” ha una doppia anima: tecnico-economica e socio-economica. I due corsi, saranno tenuti dai docenti Nicola Paone e Carlo Andrea Bollino.

“Human Centric Manufacturing” è il corso Situm di matrice tecnica, per tutti coloro che vogliono esplorare l’industria del futuro. È un corso unico nel suo genere perché offre una panoramica sulle più diverse tecnologie per una produzione di eccellenza; dalla visione alla simulazione, dalla robotica collaborativa all’additive, ogni argomento trova il suo laboratorio di realtà nelle imprese partner. Il tema verrà affrontato anche da un punto di visto socio-antropologico, per prepararci ai cambiamenti e tenere sempre l’uomo al centro. 

“Sustainable Development” è il corso Situm di matrice socio-economica che ha l’obiettivo di preparare gli studenti ad intercettare tutte le opportunità derivanti dal Next Gen EU. I nuovi lavori, le opportunità legate allo sviluppo dei territori, l’animazione delle comunità e la pianificazione della sostenibilità sociale, economica e ambientale, sono grandi opportunità per fare impresa o per sviluppare le imprese e gli enti economici esistenti. Una competenza nuova che va incontro ad un trend europeo e crea nuove figure professionali. Casi di studio reali e aule all’interno delle imprese, delle associazioni e degli attori economici territoriali sono gli ingredienti di un percorso innovativo.


Le borse di studio

Grazie alla BPER banca sono state messe a disposizione delle borse di studio che consentiranno agli studenti di partecipare al corso Situm senza alcun onere finanziario. Particolarmente orgogliosa è Maddalena Lepretti di BPER Banca. «Il nostro Istituto di credito fa parte della rete di partner a sostegno di questo progetto – spiega – operiamo sul territorio nazionale da 150 anni, siamo nati come Banca Popolare dell’Emilia Romagna e siamo il terzo gruppo bancario d’Italia con i suoi 18mila dipendenti, 1500 filiali e 4 milioni di clienti. Di questo progetto ci ha entusiasmato l’approccio verso l’utilità sociale: con Situm si lavora per far tornare i cervelli, le menti dei giovani a lavorare nel nostro territorio, si investe sui giovani per garantire sviluppo, professionalità e futuro alle nostre realtà. Puntiamo insomma su un processo di sviluppo che è del territorio stesso. L’Università vi aiuta nella formazione, nelle scelte – conclude la dottoressa Lepretti – noi come Gruppo bancario vi sosteniamo oggi con le borse di studio, domani con i nostri strumenti finanziari».

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