Jesi-Fabriano

Mandolini, morto sul campo di bocce. L’amico: «Pensavamo a una vertigine, poi ha chiuso gli occhi»

Il racconto choc dell'amico che era con lui a Ponte Felcino e che durante la partita ha assistito al malore fatale

MONTE ROBERTO – E’ ancora molto provato dalla morte dell’amico e compagno di gioco Gaspare Mandolini, morto a 81 anni ieri mattina, mentre stava giocando a bocce a Ponte Felcino, Perugia. L’amico Luciano Teodori lo ha visto accasciarsi in campo, ha fermato il gioco, lo ha accompagnato fuori e davanti ai suoi occhi ha assistito alla tragedia che si consumava inesorabilmente. Perché per Gaspare, amico di tante partite, non c’è stato purtroppo nulla da fare.

«Stavamo giocando la seconda partita sembrava che andasse tutto bene come sempre – ci racconta Luciano Teodori – poi ho visto che si è abbassato, come per prendere la mira per il tiro. Però poi l’ho visto appoggiarsi con le braccia sulle sbarre di ferro laterali come se avesse avuto un giramento di testa, una vertigine. Abbiamo pensato alla pressione, magari per il gran caldo…». Quel malore era la prima avvisaglia della tragedia che si stava per consumare. «Erano da poco passate le 11, abbiamo fermato il gioco…lo abbiamo accompagnato fuori e fatto sedere all’ombra. Mi sono preoccupato perché improvvisamente ha iniziato a respirare in modo affannoso, poi ha chiuso gli occhi…». E’ stato un attimo. Sono anche intervenuti due giocatori che di professione sono infermieri e hanno subito praticato un lungo massaggio cardiaco, ma non è servito a nulla. «Che disgrazia. Ho perso un amico e un grande giocatore, da gennaio facevamo coppia e avevamo vinto due gare regionali e una nazionale, eravamo primi nella categoria C in tutte le Marche», commenta ancora Teodori, che non si capacita di quanto accaduto. «Gaspare era una roccia a dispetto dei suoi 81 anni – ricorda – aveva superato brillantemente un intervento di angioplastica carotidea a gennaio, la visita di controllo fatta un mese fa era andata benissimo. Era molto attivo, dinamico. Infatti per venire a Perugia aveva insistito per prendere lui la macchina, anche se era più di un’ora di strada. Nulla poteva lasciar pensare a una cosa del genere…». Accanto al dispiacere di Luciano Teodori, sentimenti di vicinanza alla famiglia sono stati espressi da tanti compaesani di Pianello Vallesina e Monte Roberto dove Gaspare, ex ferroviere in pensione, viveva ed era molto conosciuto.

I funerali

La salma, che sulle prime è stata trasferita in una casa funeraria della zona, martedì pomeriggio verrà trasferita alla Casa del Commiato di Bondoni a Castelplanio. I funerali saranno celebrati mercoledì pomeriggio 28 giugno alle 17,30 nella chiesa di Sant’Apollinare a Monte Roberto, poi la salma sarà cremata. Mandolini lascia la moglie Pierina, i figli Lorena e Stefano, i nipoti e tantissimi amici della Bocciofila.

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