JESI – “La forza dalla rabbia. Non bisogna vergognarsi di essere malati. Anzi”. Sono queste alcune parole pronunciate nel docufilm la “La Stoccata vincente” (interpretato da Alessio Vassallo e Flavio Insinna per Rai Fiction), sull’esperienza vissuta dal campione del mondo di scherma Paolo Pizzo a cui all’età di 13 anni era stato diagnosticato un tumore al cervello. Vita e sport. Sport e vita. Anzi scherma e vita. E infatti questa mattina, 30 novembre, l’ex atleta e oggi formatore, motivatore e mental coach, era al Palascherma di via Solazzi di Jesi ad incontrare gli studenti delle classi V e IV del liceo artistico Mannucci in un confronto dal titolo In Guardia dalle Difficoltà della Vita. La scherma come sport motivazionale e terapeutico“. La scherma, dunque, intesa non solo come disciplina sportiva ma anche come pratica di rafforzamento interiore ed esercizio motivazionale. Ad organizzare l’iniziativa il Club Scherma Jesi insieme allo Iom Jesi e Vallesina, con il sostegno del main sponsor Intesa Sanpaolo. Con il patrocinio del Comune di Jesi e il sostegno Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dopo la proiezione il dialogo con le studentesse e gli studenti. «La prima cosa che dico ai ragazzi quando li incontro – ha spiegato Pozzi arrivato da Roma – è che i momenti difficili, le botte arrivano dalla vita, di sicuro, ma quello che conta è trovare dentro di noi le risorse per affrontarle, ognuno secondo i propri tempi. Non è poi così importante trovarsi pronti ma concedersi dei tempi…i propri per reagire». E ancora: «Persone che mi hanno ispirato? A cui devo dire grazie? I miei genitori sono stati un punto di riferimento, i miei allenatori e poi mia moglie Lavinia, le mie due bimbe. Oggi grazie a tutte queste persone vado a letto felice…cosa che non è per niente scontata!».
A commentare l’iniziativa il presidente del Club Scherma Jesi Maurizio Dellabella. «La scherma non è solo medaglie olimpiche…ma noi come Club lavoriamo anche sui ragazzi e sulla loro formazione per questo abbiamo intrapreso un percorso con il liceo Mannucci». E della determinazione parla Maria Luisa Quaglieri, coordinatore Iom Jesi Vallesina, Macerata e San Severino. «Pizzo è l’esempio che da qualcosa di brutto che capita nella vita può nascere qualcosa di veramente bello. E lo sport tira fuori nelle persone tutte quelle qualità che servono per affrontare momenti difficili: la grinta, la determinazione, la volontà. Ma anche il saper chiedere scusa, il rispetto e saper perdere…Lo Iom è vita: è importante valorizzare le nostre particolarità anche nei momenti più difficili».

«Una storia emozionante quello di Pizzo. Sono fondamentali per i ragazzi momenti come questo in cui si fa vedere come la vita ti può mettere di fronte a delle difficoltà – spiega il docente di Discipline plastiche e scultoree del liceo Edgardo Mannucci Massimo Ippoliti – E lo sport è un elemento importante, per questo collaboriamo anche con il Club Scherma Jesi. Inoltre, con i nostri ragazzi stiamo portando avanti un progetto chiamato “Verso le Olimpiadi” in cui si studiano dei soggetti e i lavori che si realizzeranno saranno presentati in eventi come, ad esempio, in occasione dell’inaugurazione del nuovo palazzetto della scherma previsto il prossimo anno». Ad accompagnare i ragazzi i docenti Francesca Zitti, Giualiana Pallotto e Samuele Verdecchia.
A salutare i ragazzi il vicepresidente regionale del Coni Marche e presidente della Consulta dello Sport di Jesi Marco Porcarelli, il presidente del Panathlon Club Jesi Andrea Moriconi e di Mattia Russo in rappresentanza dello sponsor Decathlon.
Paolo Pizzo, la storia sportiva
Paolo Pizzo ha vinto la medaglia d’oro al Campionato mondiale di scherma 2011, nella gara individuale del torneo di spada. Ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012, dove è giunto fino ai quarti di finale nella gara individuale. Il 19 aprile 2012 gli è stato conferito il Collare d’oro al merito sportivo nel Salone d’onore del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ha conquistato la medaglia d’Argento agli Europei di scherma di Strasburgo del 2014 nella gara individuale di spada, mentre alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 ha vinto l’Argento nella spada a squadre insieme agli altri spadisti Enrico Garozzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli. Ha ottenuto la medaglia d’Argento individuale agli Europei di scherma di Tibilisi 2017, per poi aggiudicarsi, ai campionati del mondo di Lipsia 2017, il suo secondo titolo mondiale nel torneo individuale nella spada. Nel 2021 ha conseguito la Laurea in Scienze Motorie con 110/110 all’Università del Foro Italico e nel 2021 è diventato Istruttore Nazionale con il titolo conseguito presso l’Accademia di Scherma di Napoli. Lasciata la nazionale, ha vinto i Campionati italiani assoluti nel 2021. Nel maggio dello stesso anno è eletto come rappresentante degli atleti nella Giunta nazionale del Coni.