Jesi-Fabriano

Malati di niente 2023: arte, pittura, teatro per abbattere lo stigma

Da gennaio a maggio tantissimi appuntamenti a Jesi per combattere lo stigma legato alla malattia mentale. Ecco il programma

La presentazione della Rassegna Malati di niente 2023

JESI – «Ricordo di aver pensato che gli schizofrenici sono i poeti strangolati della nostra epoca.
Forse per noi, che dovremmo essere i loro risanatori, è giunto il momento di togliere le mani dalle loro gole». Con questa frase di David Cooper hanno a che fare ogni giorno, quando iniziano il loro lavoro, i terapeuti e gli operatori psichiatrici. Una frase è affissa all’ingresso della comunità terapeutica Soteria di Jesi e apre un mondo su quella che viene considerata la malattia mentale. Un mondo in cui Asp, Comune di Jesi, Dipartimento di Salute Mentale-Ast Ancona, Cooss, Comune di Montecarotto e Teatro Pirata cercano di far entrare la collettività, da ben 23 anni con la rassegna “Malati di niente”. Una rassegna che unisce tante anime, laboratori di teatro sociale, incontri formativi nelle scuole, mostre pittoriche, trasmissioni radio, incontri pubblici, spettacoli teatrali e formazione per gli insegnanti. Oggi alla sede dell’Asp a Villa Borgognoni la presentazione della rassegna alla presenza della presidente Asp Gianfranca Schiavoni, dell’assessore ai servizi sociali del Comune Samuele Animali, del responsabile del servizio di salute mentale di Jesi dottor Mario Pettinelli, del responsabile della comunità terapeutica Soteria Gilberto Maiolatesi.

«Nei nostri centri diurni – spiega la presidente Asp Gianfranca Schiavoni – abbiamo attualmente 5 ospiti a Cingoli, 9 a Maiolati Spontini, 9 a Filottrano e 75 a Jesi. Importante il lavoro della rete del sollievo sul fronte della prevenzione e dell’inclusione, infatti tanti progetti vengono portati avanti anche con le famiglie: l’obiettivo è non lasciare sole le famiglie». L’assessore Samuele Animali, nel sottolineare la valenza dell’iniziativa, ha aggiunto un importante dato politico: «È stata appena licenziata in giunta la bozza del regolamento dell’istituzione della Consulta per le persone con disabilità», ha detto mostrando poi le chiavi della nuova sede della Rete del Sollievo che si trasferirà nei nuovi locali di corso Matteotti. Plauso dell’assemblea dei soci di Asp da parte del presidente Sandro Barcaglioni, in rappresentanza di altri 21 sindaci e soci Asp. Il dottor Pettinelli ha evidenziato i benefici dal punto di vista clinico di un approccio alla malattia mentale inserito in un contesto sociale e di progettualità. «La rete del sollievo ci aiuta senza una connotazione sanitaria, ed è una risorsa, perché il paziente lavora in un ambiente in cui ha deciso di vivere e non in un ospedale o una struttura. Questi progetti di teatro, di inclusione sociale e di apertura alla collettività permettono inoltre di valorizzare le diversità di ciascuna persona e di abbattere quello stigma che in passato era collegato alla malattia mentale».

Ampia la riflessione di Gilberto Maiolatesi, fatta col cuore, di chi ha fatto nascere 23 anni fa la rassegna Malati di niente. «La Legge 180 – spiega – è stato lo strumento legislativo che ha permesso, nel lontano 1978, il progressivo smantellamento degli ospedali psichiatrici e l’inizio di una nuova epoca per la sofferenza psichica. Si stava abbattendo una delle più vergognose e violente opere del genere umano: i manicomi, che andavano chiusi, e in alternativa aperti luoghi di “cura” e di socialità, dove l’intervento terapeutico si coniugava, e si coniuga, con la battaglia per i diritti di cittadinanza, contro lo stigma sociale e il pregiudizio. Dal 1978 ad oggi sono trascorsi molti anni e tanto è cambiato nella nostra società, nell’economia, nel lavoro, nella cultura. La Legge Basaglia che poneva fine all’orrenda esperienza della custodia manicomiale ha dato un forte impulso alla Riforma psichiatrica nel suo complesso; ma enormi problemi sono rimasti irrisolti. Quello più grande è sicuramente l’incapacità di accogliere il diverso, il “matto” in particolare, e di reinserirlo nel tessuto sociale. Anche per questo – conclude – la battaglia contro lo stigma e il pregiudizio verso la persona sofferente è l’obiettivo primario. “Diamo un’opportunità alla parola”, abbiamo detto e scritto, proprio per i “senza-voce” e gli “invisibili” della nostra epoca, strozzati dalle forti mani del pregiudizio e dello stigma sociale».

Il responsabile del servizio di salute mentale di Jesi dottor Mario Pettinelli


La rassegna

Malati di niente 2023 propone una serie di appuntamenti da gennaio a maggio: laboratori di Teatrointegrazione condotto dalle operatrici Arianna Baldini e Lucia Palozzi in collaborazione con Teatro Pirata; laboratori di cittadinanza in collaborazione con le scuole superiori di Jesi sulle tematiche della prevenzione e promozione della salute mentale. Si è da poco conclusa la mostra “Squilibri” a cura della Rete del sollievo presso Palazzo dei Convegni (a cura di Andrea Marconi e Sara Pergolini). Doppio appuntamento (20 e 21 gennaio ore 10) al teatro Cocuje “In faccia al mare”, esito di un laboratorio di teatrointergrazione in collaborazione con Teatro giovani teatro pirata, IIS Galilei, Liceo delle scienze umane e liceo economico sociale “Vittorio Emanuele II”. Il 22 gennaio (ore 17) presso il Tnt la presentazione del libro “Radio senza muri” e il 31 gennaio (ore 17) nella sala degli stucchi della Pinacoteca civica “Abbassa il cielo e scendi” con l’autore Giorgio Boatti, giornalista e saggista (replica il 1 febbraio con gli studenti). Grande appuntamento il 7 marzo al Teatro Pergolesi (dalle 16 alle 19) “La scuola può insegnare a essere felici?” per la formazione degli insegnanti, strettamente collegato allo spettacolo “E la felicità prof?” (7 febbraio ore 21 al Pergolesi) tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo Visitilli. Altro importante appuntamento con la Rete sociale del sollievo, quello del 13 maggio ore 17 a Palazzo dei Convegni “Teatrosocialesenzaspazio”. Il 18 maggio (alle 17) un incontro pubblico con Francesco Stoppa a palazzo dei Convegni (“Mi fai impazzire!”). La “rassegna nella rassegna”, speciale progetto con la collaborazione del teatro Pirata e la Rete del sollievo Asp9 affronta il tema dell’amore e della follia con 4 appuntamenti da febbraio a maggio, in collaborazione con il comune di Montecarotto.   

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