Jesi-Fabriano

Maiolati Spontini, cade l’amministrazione comunale per le dimissioni di 7 consiglieri

Un'azione che fa decadere automaticamente Consiglio Comunale, il sindaco Tiziano Consoli, e la giunta, composta dagli assessori Beatrice Testadiferro, Cristiano Montesi e Tiziana Tobaldi

Il sindaco di Maiolati, Tiziano Consoli

MAIOLATI- È caduta questa mattina l’Amministrazione del Comune di Maiolati Spontini per le dimissioni congiunte di sette consiglieri comunali, tre di maggioranza e due di minoranza. A rassegnare le dimissioni sono stati Alessandro Amadio e Giordano Spugni della Lega, Marco Santarelli della lista civica “Insieme per i Cittadini”, e i consiglieri di opposizione con Leonardo Guerro e Giancarlo Focante del Movimento Cinque Stelle, e Irene Bini e Silvia Badiali di Percorso Civico. Un’azione che fa decadere automaticamente Consiglio Comunale, il sindaco Tiziano Consoli, e la giunta, composta dagli assessori Beatrice Testadiferro, Cristiano Montesi e Tiziana Tobaldi. Solo pochi giorni fa, aveva rassegnato le dimissioni il vicesindaco Mario Pastori, assessore alle attività produttive, trasporti, fondi europei, edilizia comunale e sisma. Per il Comune di Maiolati Spontini si aprono dunque le porte del commissariamento prefettizio.

I sette consiglieri hanno fatto protocollare la propria lettera di dimissioni esponendo le stesse motivazioni. «I sottoscritti Alessandro Amadio, Giordano Spugni, Marco Santarelli, Leonardo Guerro, Irene Bini, Giancarlo Focante e Silvia Badiali, nella qualità di consiglieri comunali di Maiolati Spontini – si legge nel documento – comunicano le proprie dimissioni dalla carica di consiglieri comunali con le motivazioni di seguito riportate. In questi tre anni e mezzo di mandato del sindaco Consoli, il Comune di Maiolati Spontini, i suoi cittadini e le sue istituzioni, hanno vissuto una giunta sorda ad ogni richiesta di dialogo e collaborazione, anche proveniente dagli stessi consiglieri di maggioranza, assente tanto nelle aule comunali quanto nel territorio, autoreferenziale, litigiosa, incapace di garantire una comunicazione istituzionale puntuale ed efficace. Un’amministrazione, quella del sindaco Consoli, che ha visto il venir meno, dopo i precedenti abbandoni, anche della fiducia del vicesindaco Mario Pastori. Un sindaco che ad oggi non è ancora riuscito a sostituirlo, segno evidente del malessere di una giunta arrivata ormai a fine corsa. I sottoscritti, consapevoli ed amareggiati della straordinarietà della situazione, ma altrettanto convinti che la parola debba tornare alla cittadinanza, rassegnano, contestualmente e congiuntamente, le presenti dimissioni».

La risposta del Sindaco Consoli

«Un atto di irresponsabilità totale nei confronti dell’operato dell’Amministrazione e un gesto irriguardoso nei confronti dei cittadini che attraverso le elezioni hanno dato mandato a me, come sindaco, e alla lista “Insieme per i cittadini” di portare avanti una programmazione già realizzata in parte e su cui si stava lavorando con grande impegno per completarne l’attuazione – risponde il sindaco Tiziano Consoli -. La nomina di un commissario non porterà certamente ad uno sviluppo in senso operativo delle questioni ancora aperte perché si potrà andare avanti solo con la gestione ordinaria e tutta la progettazione, dalle politiche spontiniane a quelle per le infrastrutture, dalla sicurezza e alle politiche familiari, decadrà. E questo proprio ora, in una fase la cui delicatezza dovrebbe essere evidente a tutti, con da una parte il post pandemia, da cui stavamo comunque uscendo in maniera positiva, e dall’altra la gestione dei fondi del Pnrr da programmare e l’emergenza del caro bollette che ci obbligava a prendere decisioni quanto mai urgenti. Insomma, sono stati atti dimissionari irriguardosi e ingiustificati, non proporzionati e non veritieri rispetto alle presunte motivazioni delle dimissioni. Anche riguardo alla questione del vicesindaco, ci stavamo accingendo a nominare una figura che avrebbe preso il posto di Pastori. Il dato politico inesorabile è che la Lega trova conforto e un alleato nel Pd per mettere in atto un’azione distruttiva nei confronti di un’Amministrazione che stava lavorando a testa bassa su tante questioni. Solo per citarne alcune, proprio in questi giorni abbiamo ricevuto l’atto dalla presidenza della Repubblica che corona il percorso che avevamo avviato per l’acquisizione del titolo di città, e abbiamo trovato una strada positiva per la vicenda dell’apertura di un negozio di alimentari a Maiolati capoluogo. Queste dimissioni, che ovviamente sono per me fonte di grande delusione e amarezza, denotano la completa e totale incapacità di leggere la politica, oltre che mancanza di senso civico, maturità e responsabilità nelle decisioni che vengono prese. Abbiamo fatto un lavoro pazzesco in questi tre anni e mezzo – conclude il sindaco – e posso dire, con grande tranquillità, di aver sempre governato con senso di equilibrio e nel rispetto dei cittadini, non guardando alla politica dei partiti ma all’interesse della comunità».

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