Jesi-Fabriano

Jesi, Luca Gherardi morto nel sonno a 48 anni: gli scout piangono “Nas”

Sconcerto nel mondo dello scoutismo, dove per oltre trent'anni Luca ha prestato la sua opera con entusiasmo e dinamismo

La chiesa di San Pietro Martire dove si è svolta la cerimonia funebre

JESI – Si è spento nel sonno, tradito forse da un infarto. Se n’è andato così Luca Gherardi, 48 anni, capo scout dell’Agesci Jesi 2. Lo ha trovato ormai senza vita uno dei fratelli martedì mattina, inutile ogni tentativo di soccorso.

Sconcerto nel mondo dello scoutismo, dove per oltre trent’anni Luca ha prestato la sua opera con entusiasmo e dinamismo. “Nas”, questo il suo soprannome scout, era stato capo scout nelle parrocchie di San Francesco d’Assisi e San Massimiliano Kolbe, dove nel corso degli anni aveva ricoperto diversi ruoli, da Achela (alla guida dei bambini dalla terza alla quinta elementare, ai quali amava raccontare storie e fare animazioni) a “capo reparto” cioè coordinatore dei ragazzi delle superiori. Una specie di factotum, con tantissima esperienza. Un punto di riferimento per tutti.

Luca Gherardi

Di professione artigiano, si era messo a disposizione per rifare ex novo l’impianto elettrico del circolo San Francesco, dove amava andare dopo il lavoro per incontrare soci e amici, per giocare a calcio e chiacchierare. Circa 8 anni fa aveva lasciato il mondo degli scout, non riuscendo più a conciliarlo con gli impegni di lavoro presso una ditta di giardinaggio. Solitario, riservato, aveva pochi amici e tutti nel mondo dello scoutismo. Appassionato di calcio, era tifosissimo dell’Inter.

Costernati gli amici e quanti lo conoscevano, increduli di fronte alla notizia del decesso. La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria di Santarelli (via Marche, vicino all’ex Mercatone uno di Monsano). I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Pietro Martire, poi l’ultimo viaggio verso il cimitero comunale per la tumulazione. Luca Gherardi lascia nel dolore i genitori Marcello e Giuseppina, i fratelli Daniele e Andrea, le cognate Letizia e Mara, i nipoti Pietro, Giorgio e Carlo.

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