Jesi-Fabriano

Liomatic chiude a Jesi, Aguzzi dopo l’incontro in Regione: «Disagi ma non licenziamenti»

Soddisfatto l’assessore al Lavoro: «Per una parte dei dipendenti non cambierà quasi nulla di fatto, per la parte impiegatizia trasferimenti in sedi diverse: Macerata, Pesaro e alcuni a Perugia e Arezzo»

Immagine di repertorio (foto Adobe Stock)

JESI – Soddisfatto l’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi dopo l’incontro con i referenti della società Liomatic e i sindacati in merito alla annunciata chiusura della sede jesina dell’azienda che vende snack e bevande con distributori automatici. Una vicenda che coinvolge una cinquantina di persone.

Spiega Aguzzi: «Non c’è da parte dell’azienda la volontà di chiudere le proprie attività nelle Marche, si tratta di una loro riorganizzazione, quindi sarà chiusa una sede a Jesi ma saranno consolidate le sedi di Macerata e di Pesaro, coinvolgendo anche i lavoratori oggi presenti a Jesi». Prosegue l’assessore: «Per una parte dei lavoratori non cambierà quasi nulla di fatto perché operano sul territorio al servizio di vari utenti; invece, per la parte impiegatizia che opera all’interno della sede saranno messi in campo dei trasferimenti in sedi diverse da quella jesina, Macerata, Pesaro e alcuni addirittura a Perugia e Arezzo».

Stefano Aguzzi, assessore regionale con delega al Lavoro

Secondo Aguzzi: «Si tratta ovviamente di disagi ma non di licenziamenti, né delocalizzazioni, né chiusure d’impresa. La Regione ha raccomandato all’azienda di continuare il dialogo con le parti sindacali e tenere in grande considerazione i disagi dei lavoratori che dovranno spostarsi sul territorio. L’auspicio è che si trovino le soluzioni necessarie a garantire i dipendenti e tutte le fasi occupazionali».

I sindacati avevano lanciato l’allarme: «Ai lavoratori è stato detto, con appena un mese di preavviso, che l’azienda chiuderà i battenti dal 1 marzo. Il tutto prospettando due alternative e cioè o accettare trasferimenti molto lontani dalle proprie residenze o rinunciare al posto di lavoro».

Per l’azienda: «Nessun licenziamento, né individuale né collettivo. L’azienda ha ritenuto di avviare un processo di riorganizzazione nelle Marche». In particolare, dei dipendenti di Jesi, 11 dovrebbero essere trasferiti fra le filiali di Macerata e Pesaro, ad altri sono stati prospettati spostamenti a Perugia (2) e Arezzo (3). Per i 24 della «forza lavoro esterna, manterranno invariata l’attività lavorativa, continuando a operare sullo stesso territorio».

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