Jesi-Fabriano

Libera Azione, uno scudo crociato e un candidato in meno

La lista che propone a sindaco Massimiliano Lucaboni costretta a cambiare il logo, rinunciando a quello della Democrazia Cristiana di Franco Rosini, e a rivedere la compagine, che si riduce a ventuno aspiranti all'ingresso nell'aula consiliare

Atrio del comune di Jesi
Atrio del comune di Jesi

JESI – È questo il nuovo simbolo di Libera Azione, la lista civica di centrodestra che sostiene, alle elezioni del prossimo 11 giugno la candidatura a sindaco di Massimiliano Lucaboni: solo il logo di Forza Italia sotto la dicitura “Libera Azione Jesi”, niente più scudo crociato della Democrazia Cristiana. Non è la sola novità rispetto a quanto era stato annunciato: si riduce a ventuno nomi l’elenco dei candidati a consigliere comunale della lista, con l’uscita dalla stessa di Bobby Chiwunda.

il nuovo simbolo, modificato, della lista Libera Azione.

Se pare slitti a domani l’ufficialità dell’annuncio dell’ammissione alla contesa delle undici liste, per sei candidati a sindaco e 248 a questo punto aspiranti consiglieri, che hanno fatto richiesta e presentato la documentazione, è lo stesso Lucaboni a riferire i cambiamenti che lo riguardano e spiegare: «Non è stato possibile mantenere nel simbolo di Libera Azione lo scudo crociato della Democrazia Cristiana, perché già appartenente all’Udc, forza presenta nel Parlamento nazionale. Questo non significa assolutamente, per quanto mi riguarda, che venga meno il legame con la Democrazia Cristiana di cui è commissario regionale Franco Rosini, che ha deciso di starci a fianco in questa lista civica di centrodestra». Quanto alla riduzione dei candidati a consigliere, Lucaboni dice: «Abbiamo dovuto escludere Bobby Chiwunda, perché è risultato non aver ancora conseguito la cittadinanza italiana. Prima ancora l’uscita di Valentina Simion e Vito Olivieri era stata legata per la prima alla mancanza di una certificazione da parte del consolato della Romania e per il secondo alla conseguente necessità di fare a meno di un uomo per il rispetto delle quote rosa».

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