Jesi-Fabriano

Lavoro e occupazione, la Cisl fa il punto a Jesi. «Donne penalizzate e serve un patto Amazon»

Alla vigilia del Primo Maggio dati, numeri e considerazioni del sindacato: saldo positivo fra contratti attivati e cessati ma al femminile va peggio. E attenzione a mobilità e welfare con l'arrivo del colosso alla Coppetella

Giovanni Giovannelli e Danilo Capogrossi, Cisl

JESI – Alla vigilia del Primo Maggio, la Cisl col responsabile per l’area Senigallia – Jesi- Fabriano Giovanni Giovannelli e Danilo Capogrossi fa il punto della situazione in tema di lavoro nel territorio dei 21 Comuni cui fa da riferimento il Centro per l’Impiego di Jesi.

«Un’area dove sono 75.057 gli abitanti occupabili fra i 16 e i 67 anni. E dove risultavano, a fine 2022, 10.558 i disoccupati» dice Giovannelli.

Per la qualità del lavoro, evidenzia Cisl, «soffrono le donne: dei 7.827 contratti cessati nel 2022, 4.225 riguardavano donne e 3.502 uomini. Troppi inoltre i contratti a tempo determinato di breve durata: 2.134 quelli cessati inferiori ai 30 giorni, 1.203 quelli fra i 31 e i 90 giorni». Il saldo fra attivati e cessati è comunque attivo: 9.307 i primi, quasi 1.500 in più. «Con prevalenza nel settore agricolo – spiega Giovannelli – dove sono state 1.474 le assunzioni a fronte di 449 cessazioni».

Il giudizio è quello di un «mercato del lavoro dinamico ma occorre lavorare su due direzioni: la misura Gol, Garanzia di occupabilità dei lavori, finanziata dalla Regione col Pnrr, e l’investimento Amazon. Serve un patto territoriale per lo sviluppo e la buona occupazione: stabilizzazione dei troppi contratti a tempo determinato, occupazione femminile, uno studio dei fabbisogni formativi che superi l’estemporaneità, l’orientamento dei giovani alla scelta del percorso formativo sono i tasti da toccare».

Quanto ai Gol, 2.167 le persone che hanno intrapreso i percorsi Gol: 1.049 i reinserimenti lavorativi effettuati (614 donne, 435 uomini), 722  gli iter di aggiornamento delle competenze (470, 252), 354 quelli per la riqualificazione lavorativa (221, 133), 23 i percorsi di lavoro e inclusione (13,10).

Su Amazon, si chiede un «accordo di programma con Regione, sindaco, Centro per l’Impiego per una occupazione di qualità e percorsi di stabilizzazione dei lavoratori con particolare attenzione alla filiera della logistica. E di ripensare la mobilità per la gestione sia delle merci che dell’accesso al posto di lavoro». Inoltre, «qualificare il welfare, sia per i servizi alla famiglia sia per la questione abitativa».

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